Giornata mondiale contro l'Aids: "Per sfatare miti e pregiudizi"

VASTO. Il primo dicembre, si è celebrata la Giornata Mondiale contro l'Aids.

L'Hiv, un tempo considerato una delle principali minacce globali per la salute pubblica, sembra essere stato relegato in secondo piano, ma la malattia continua a diffondersi.

Per cercare di mantenere l'attenzione alta sul tema è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione su questo tema.

Abbiamo chiesto un parere ad un giovane Vastese che ha riconosciuto l' importanza nel superare gli stereotipi che avvolgono questa malattia.

Quest' ultimo ha sottolineato quanto sia fondamentale questa iniziativa:

"Innanzitutto, vorrei esprimere quanto ritenga fondamentale questa campagna. Troppo spesso, l'HIV/AIDS è avvolto da un velo di pregiudizio e paura, e questa iniziativa sembra rappresentare un passo avanti verso la rottura di questi stereotipi."

La campagna si concentra sulla divulgazione delle realtà scientifiche dell'HIV/AIDS, con particolare attenzione all'aspetto positivo spesso trascurato: le persone con HIV che seguono una terapia antiretrovirale efficace e raggiungono la soppressione virale non rappresentano alcun pericolo di trasmissione. Questa rivelazione non solo cambia la percezione dell'infezione da HIV ma impatta profondamente sulla vita di coloro che convivono con il virus.

 "Assolutamente. Molte persone non sono a conoscenza di questa informazione. La campagna ha il potenziale di sfatare miti e pregiudizi circondano l'HIV e di far comprendere che la gestione della malattia è possibile, rendendo la vita dei pazienti più normale."

Questo è quello che pensa un cittadino vastese che abbiamo intervistato.

Il cuore pulsante della campagna è l'invito a una pratica cruciale per tutti: il test periodico per l'HIV.

Si tratta di una chiamata alla responsabilità individuale, il test periodico è un passo fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce. Il test regolare permette una diagnosi tempestiva in caso di positività, aprendo la strada a un intervento terapeutico precoce che protegge la salute individuale e collettiva.

"Sicuramente. Il test periodico è un passo fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce. Penso che se più persone comprendessero l'importanza di questo test, potremmo ridurre il numero di casi non diagnosticati e migliorare la gestione complessiva dell'HIV."

L'inizio tempestivo della terapia antiretrovirale è emerso come la chiave per spezzare le catene del pregiudizio e proteggere sia sé stessi che gli altri.

"Iniziare la terapia il prima possibile è cruciale, non solo per la salute del paziente ma anche per ridurre lo stigma. Se la gente capisse che la terapia non solo migliora la vita del paziente ma contribuisce anche a impedire la diffusione del virus, credo che potremmo assistere a un cambiamento significativo nell'atteggiamento verso le persone con HIV."

La campagna non è solo un appello alla responsabilità individuale, ma anche un investimento nella salute pubblica. La conoscenza accurata delle dinamiche dell'HIV può abbattere le barriere sociali e promuovere la solidarietà. La soppressione virale stabile è la chiave per costruire ponti verso una società più inclusiva, dove le persone con HIV vengono accettate per le loro competenze e la loro umanità.

"Assolutamente. La conoscenza è la chiave per abbattere barriere. Se le persone comprendessero meglio l'HIV e smettessero di giudicare, potremmo costruire una società più inclusiva e solidale, in cui le persone con HIV non siano stigmatizzate."

In un mondo che affronta molte sfide, la campagna contro lo stigma legato all'HIV/AIDS si presenta come una luce positiva. Rompere il silenzio, diffondere informazioni accurate e promuovere il test periodico sono passi fondamentali verso un futuro in cui l'HIV non sia solo una diagnosi, ma una realtà gestibile e priva di pregiudizi. La lotta contro l'HIV è anche la lotta contro la disinformazione, e questa campagna è il punto di partenza per una nuova era di consapevolezza e comprensione. In conclusione, lo slogan "Let communities Lead" lanciato da UNAIDS emerge come un potente richiamo a trasformare radicalmente l'approccio nella lotta all'HIV/AIDS. La chiara indicazione di coinvolgere attivamente le diverse comunità rappresenta un passo fondamentale verso una risposta più inclusiva ed efficace.