Vertenza Baomarc: “Risposte insufficienti, serve rispetto dell’accordo”

L’incontro mer 17 aprile 2024

Altri Comuni A Roma incontro tra sindacati, Regione Abruzzo, Governo e multinazionale

Attualità di La Redazione
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Vertenza Baomarc: “Risposte insufficienti, serve rispetto dell’accordo” ©Vastoweb
Vertenza Baomarc: “Risposte insufficienti, serve rispetto dell’accordo” ©Vastoweb

ROMA. Si è tenuto oggi presso il MIMIT a Roma, su sollecito delle organizzazioni sindacali, l’incontro per la vertenza Baomarc, tra le organizzazioni sindacali, la Regione Abruzzo, il Governo e la multinazionale cinese.

Baomarc presente in Italia con circa 365, è controllata dal gruppo siderurgico cinese Baowu, primo fornitore di acciaio piano per il Gruppo Stellantis, nel 2018 ha rilevato l’ex-stabilimento di Honeywell in Val di Sangro (CH) al costo simbolico di 1 euro con l’impegno sottoscritto in sede ministeriale di procedere all’assunzione di 162 dipendenti in due fasi dell’ex multinazionale americana.

Attualmente, nonostante le sollecitazioni fatte dal sindacato in sede regionale, l’azienda non ha rispettato l’accordo sottoscritto e ha proceduto all’assunzione di soli 70 dipendenti dell’ex-Honeywell. Anche sull’impegno di realizzare, sempre in Val di Sangro, uno stabilimento per il taglio delle lamiere che avrebbe occupato 52 lavoratori è venuto meno.

Oggi i vertici aziendali rappresentati dal dott. Novarino e dal dott. Ciriego, hanno giustificato il mancato rispetto dell’accordo del 2018 su fatto che a loro dire, si è verificato in questi anni, tra pandemia e crisi, un calo delle commesse da parte di Stellantis, loro unico committente, del -48% questo, insieme alla richiesta di rinegoziazione del contratto da parte di Stellantis che ha generato una controversia commerciale ha rallentato il piano industriale del Gruppo e quindi delle assunzioni.

Per la Fim Cisl le giustificazioni dell’azienda non sono sostenibili, visto che l’accordo e la scelta di Baomarc rispetto ad altri concorrenti fu determinata anche e soprattutto in funzione del numero di assunzioni. L’azienda quindi resta per noi inadempiente rispetto all’accordo sottoscritto l’11 dicembre del 2018 al MiSE che prevedeva a fronte della cessione simbolica del plant ex-Honeywell di 1euro a Baomac l’investimenti di 30 milioni di euro e l’assunzione in due fasi: subito 110 lavoratori e poi 52, rispetto ai circa 400 dipendenti ex-Honeywell.

Le giustificazioni che l’azienda ha posto al tavolo non trovano quindi oggettivo riscontro visto il mancato rispetto anche della fase uno dell’accordo che doveva prevedere 110 assunzioni.

Il Governo da parte sua si è impegnato a monitorare la situazione di Baomarc anche rispetto agli accordi con il mono committente Stellantis e sollecitato un confronto tra organizzazioni e azienda con il supporto della Regione Abruzzo per riaggiornare il perimetro delle assunzioni rispetto al bacino dei dipendenti e riconvocare, entro la prima metà di luglio 2024, un tavolo al MIMIT”.

Così in una nota FIM CISL Nazionale.


“Durante l'incontro, Baomarc ha presentato un resoconto delle attività svolte dal 2018, anno dell'accordo con Honeywell, illustrando il percorso intrapreso e i risultati ottenuti. Tuttavia, non sono stati raggiunti gli obiettivi occupazionali previsti, con la società che ha attribuito il ritardo alle difficoltà del mercato automotive.

Inoltre, è stato fornito un aggiornamento sul piano di assunzioni del personale ex Honeywell, con attualmente 70 lavoratori assunti su 110 previsti. Le organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM hanno contestato questo dato, sottolineando che il progetto originario prevedeva l'assunzione di 52 lavoratori in più, per un totale di 162, e hanno espresso perplessità riguardo al processo di selezione del personale.

La Fiom ha ribadito la necessità di convocare in modo chiaro e certificato tutti i lavoratori ex Honeywell non ancora assunti per chiarire la situazione e individuare chi sia effettivamente interessato all'assunzione.

Baomarc ha confermato l'impossibilità di fare investimenti nel reparto taglio a causa della mancanza di infrastrutture adeguate da parte della Regione Abruzzo.

Questa affermazione è stata contestata dalle organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM, che hanno evidenziato come il progetto di assunzioni non fosse legato all'andamento del mercato ma all'acquisizione del capannone ex Honeywell.

Il Ministero ha invitato la Regione Abruzzo a convocare un tavolo specifico per affrontare la situazione dei lavoratori ex Honeywell e per definire un piano di formazione e ricollocazione per coloro che sono ancora senza occupazione. È stato inoltre deciso di riconvocare il tavolo ministeriale per metà luglio.

La Fiom ritiene che l'incontro ministeriale, sia stato convocato troppo presto rispetto all'esito del contenzioso commerciale tra Baomarc e Stellantis, e ha espresso perplessità per il fatto che il Ministero abbia rimandato la discussione alla Regione Abruzzo e alle Organizzazioni Sindacali.

La Fiom, nonostante le perplessità rispetto a questa richiesta ministeriale, ha chiesto un intervento urgente della Regione Abruzzo per affrontare la questione ex Honeywell e ha sottolineato l'importanza per Baomarc di diversificare la produzione e la clientela per non dipendere esclusivamente da un unico cliente.

Infine, la Fiom ha ribadito il proprio impegno nella tutela di tutti i lavoratori Baomarc, sia della ex Emarc che della ex Honeywell, e ha sottolineato l'importanza della diversificazione dei prodotti e della clientela per garantire un futuro sia agli attuali dipendenti di Baomarc, sia nel far rispettare l'accordo ex Honeywell”.

Così Fiom Cgil Chieti.


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