Concessioni balneari, stop deroghe: "Rischio assalto delle multinazionali"
VASTO. "Nella giornata in cui si festeggia il diritto dei lavoratori, si prospetta invece la perdita di migliaia di posti di lavoro che riguardano tutte quelle attività che operano in concessione. Non solo stabilimenti balneari, ma anche porti turistici, campeggi, ristoranti, bar e ormeggiatori".
A lanciare con preoccupazione l'allarme è Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia - Federturismo Confindustria. Una categoria stanca ma anche arrabbiata quella dei balneari per un'ultima sentenza del consiglio di Stato che rimette tutto nuovamente in discussione dichiarando illegittima la proroga delle concessioni fino a dicembre 2024. Persiste un vuoto normativo statale, mentre l'Europa dice di indire subito le gare.
"Sentenze contrastanti, il consiglio di Stato a nostro avviso sta mal consigliando lo Stato, prevaricando le competenze di Governo e Parlamento che fanno le Leggi su mandato popolare. Chiediamo perciò, sia al presidente Mattarella che al presidente del Consiglio Meloni, di intervenire con prontezza ed efficacia normativa per garantire il diritto al lavoro delle piccole e medie imprese che hanno creato nel tempo l'industria turistica del nostro Paese, per non farle fagocitare dalle multinazionali. Il caso Jesolo lo insegna".
Intanto sono già iniziati i lavori sulla spiaggia di Vasto Marina, gli imprenditori si preparano ad accogliere turisti e cittadini sui tratti demaniali da loro gestiti.