A Vasto e San Salvo fornitura sospesa fino a domani: “Una rottura più grande del previsto”

Continuano i disagi gio 16 maggio 2024

Vasto Menna: “O la Regione e lo Stato finanziano la Sasi o non si va da nessuna parte”

Attualità di La Redazione
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Rottura acquedotto, foto d'archivio ©Vastoweb
Rottura acquedotto, foto d'archivio ©Vastoweb

VASTO-SAN SALVO. Continua l'emergenza idrica a Vasto e San Salvo e dalla Sasi non arrivano rassicurazioni, piuttosto un’ulteriore avviso di  proroga del disservizio fino alla mattina del 17 maggio:

A seguito di un lavoro di riparazione alla rete idrica principale che potrebbe arrecare disagio e/o pericolo a persone o cose e successivo ripristino delle portate, si potrebbero verificare episodi di scarsa pressione/interruzione della fornitura nel Comune di San Salvo, Zona capoluogo e contrade, esclusa zona marina e nel Comune di Vasto, Zona capoluogo e contrade, esclusa zona marina, fino ai completi ripristini della normale fornitura idrica previsti per le ore mattutine di domani 17 Maggio”, questo è quanto si legge dal comunicato ufficiale reso pubblico  poco fa dalla Società Abruzzese per il Servizio idrico integrato.

Un disservizio partito il 14 maggio (Leggi) e che a 48 ore di distanza ha portato molti cittadini all'esasperazione.

Sono tantissime le persone che in queste ore stanno scrivendo alla nostra redazione per sapere quando torneranno ad avere l'acqua nelle proprie case:

"A Sant'Antonio Abate l'acqua manca da tre giorni", afferma un lettore che poi aggiunge "La Sasi mandi le autobotti".

Si tratta di una rottura più importante del previsto - ha spiegato a Vastoweb la Sasi dopo l’ulteriore proroga - per quello c’è stata la necessità di prorogarla più del previsto."

Sulla situazione di emergenza è intervenuto anche il sindaco di Vasto Francesco Menna: “Nel 2017 abbiamo istituito con il prefetto un tavolo per la crisi idrica del vastese. Sono stati coinvolti Regione, Sasi, Ersi, Consorzio di bonifica, Arap. A seguito di ciò il presidente D’Alfonso fece arrivare 18 milioni alla diga di Chiauci, 2 milioni a Vasto per cercare perdite, 1 milione a San salvo per cerca perdite e 1 milione a Vasto Marina  per acque bianche.

Da allora non è arrivato più niente. 6 anni di centro destra zero risorse. Non si può pensare di affrontare il problema crisi idrica con l’arco e le frecce.

 “O la Regione e lo stato finanziano la Sasi - ha concluso il primo cittadino - o non si va da nessuna parte. Questo potrebbe essere solo l’inizio di una crisi idrica. Le tubature risalgono al 1949 e vanno sostituite. Invito pertanto Marsilio e il governo nazionale a non perdere ulteriore tempo.”

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