40 studenti all’Estero, Gioele di Vasto: “Quest'esperienza mi aiuta a ragionare su me stesso”

intercultura mar 11 giugno 2024

Altri Comuni, Vasto Dall’Abruzzo e dal Molise partiranno, in estate, una 40ina di studenti che hanno concluso il percorso di formazione

Attualità di La Redazione
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Intercultura ©Vastoweb
Intercultura ©Vastoweb

ABRUZZO. Informati, attenti ai diritti, desiderosi di scoprire il proprio ruolo nella società senza confini in cui vivono: sono loro, i più giovani della Generazione Z, particolarmente interessati a che cosa accade nel mondo, pronti a fare la valigia e ad esplorarlo.

Protagonisti di questa generazione sono sicuramente i 1.800 ragazzi risultati vincitori del concorso 2024-25 di Intercultura, in procinto di partire quest'estate alla volta di 50 diverse destinazioni in tutto il mondo per alcuni mesi o per un intero anno scolastico.

Dall’Abruzzo e dal Molise partiranno, nel corso dell’estate, una 40ina di studenti che hanno appena concluso il percorso di formazione guidato dai volontari locali per saper affrontare al meglio le sfide educative e formative all’estero.

Tanta voglia di internazionalizzazione dunque, ma anche la concreta possibilità economica per farlo: a tirare la volata delle partenze con Intercultura sono le oltre 1100 borse di studio a copertura totale o parziale della quota di partecipazione.

In Abruzzo e in Molise circa il 70% dei vincitori del concorso potrà trascorrere un periodo scolastico all’estero grazie a un contributo economico (a parziale o totale copertura dell’intera quota di partecipazione) di Intercultura e di aziende, enti e fondazioni, che, tramite l’attività di raccolta fondi di Fondazione Intercultura, sostengono questo importante progetto educativo; tra questi: Allspark SB, Gruppo A2A.

Destinazione il mondo, dove l'Associazione di volontariato sviluppa i suoi programmi da quasi 70 anni: il 35% volerà in Europail 37,5% in America latina, il 5% in Canada e negli Stati Unitiil 17,5% in Asia, il 2,5% tra Australia e Nuova Zelanda e il 2,5% in Africa. Costarica, Cina, Germania, Brasile, Argentina, Thailandia, Irlanda, Honduras, Uruguay Turchia la top ten dei Paesi che accoglieranno il maggior numero di studenti delle due regioni.

 Il classico anno scolastico all’estero rimane la durata per eccellenza, scelta dal 50% degli studenti, mentre il 20% rimarrà all’estero per un semestre e il 12,5% per un trimestre. Il rimanente 17,5%starà all’estero quest’estate per un periodo compreso tra le quattro settimane e i due mesi. 

Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura: “Intercultura, a 70 anni dalla sua fondazione, continua a impegnarsi per costruire una società mondiale pacificata. In un contesto internazionale dominato, oggi, dalla complessità e dall’incertezza, vogliamo una società più equa, dove i valori della pace, del rispetto e del dialogo interculturale siano alla base della convivenza reciproca.

Il nostro progetto educativo promuove esperienze che portino alla comprensione tra persone di provenienze diverse per diventare cittadini globali, consapevoli delle difficoltà ma anche delle opportunità che la convivenza e l’interazione offre per la crescita sostenibile del nostro pianeta. Gli scambi internazionali di giovani rimangono il mezzo principale attraverso cui la nostra Associazione sviluppa la sua proposta coinvolgendo famiglie, scuole, istituzioni.

Auguriamo a questi studenti in partenza di vivere al meglio l'esperienza che cambierà la loro vita e ci auguriamo che sempre più persone lo vogliano fare in futuro. Continuando a sognare un mondo migliore”. 

GLI STUDENTI DI ABRUZZO E MOLISE ALL’ESTERO QUEST’ANNO:

C’è chi parte e c’è chi invece sta concludendo, o ha concluso il suo periodo di studio all'estero con Intercultura. Gioele, studente di Vasto (CH), è uno di questi ragazzi: ha trascorso il primo semestre dell’anno in Irlanda e ha scritto:

 “Dopo quest’esperienza ti accorgerai che l'umore è paragonabile a un’onda che viaggia nell’oceano più immenso, con alti e bassi fino alla riva di una spiaggia: ti accoglierà con avventure e sfide da cogliere con positività, ma anche negatività a volte, perché non è vero che non aiuta anzi a volte di più, perché porta a riflettere e soffermarsi sul problema che ci si trova davanti.

Quest'esperienza mi sta aiutando a ragionare su me stesso, e i miei pensieri, le miei idee e concetti attraverso, anche e soprattutto, quelli che potremmo definire come “Emotional Up and Down” che secondo me sono dei momenti che vanno attraversati tutti e a cui bisogna lasciare diverse risposte emotive legate alle emozioni che si provano in quel determinato momento, istante.

E vi assicuro che in un' esperienza del genere se ne affrontano di tutte le tipologie, e quando lo dico non scherzo… Può sembrare un paradosso, ma arrivando all’estero si ha la possibilità di ricrearsi una figura e quindi esprimersi meglio di come si era abituati nel proprio Paese, questo perché nessuno ti conosce e deve quindi ancora scoprire chi sei, come sei, cosa ti piace fare, ecc.

Eh sì, questo a volte può anche far un po' paura, però c'è da dire che nel corso di questo periodo ci si impara anche a conoscersi meglio o a scoprirsi del tutto, o ancora, un po' di più.

Nel mio caso, posso dire per esempio di aver scoperto una nuova passione per l’editing, parallela a quella della fotografia. Coltivo anche il journaling, che ritengo molto utile per questo tipo di esperienza, per due semplici motivi: per rileggere in un futuro i momenti più belli di cui non ci si vuole scordare, ma anche per sfogarsi a volte, perché tutto ha sempre due facce della medaglia.".

Come Gioele, grazie al sostegno guidato dei volontari dell’Associazione, nei mesi di permanenza all’estero, a contatto con una cultura, tradizioni, mentalità diverse dalle proprie, questi adolescenti hanno avuto la possibilità di sviluppare competenze personali e interpersonali per affrontare al meglio le sfide del mondo del lavoro, ma anche quella di diventare cittadini globali. Fra queste, il valorizzare la dignità umana e i diritti umani, la diversità culturale, l'apertura all'alterità culturale il rispetto; l'abilità di pensiero analitico e critico; le abilità linguistiche, comunicative e plurilingui, la conoscenza e la comprensione critica della cultura e delle religioni. 

 GLI STUDENTI INTERNAZIONALI ACCOLTI IN ABRUZZO E MOLISE: ANCORA APERTA LA POSSIBILITA’ DI CANDIDARSI COME FAMIGLIA OSPITANTE

La proposta di Intercultura si rivolge non solo agli studenti, ma anche alle famiglie italiane e alle scuole che desiderano vivere un’esperienza di apertura internazionale, pur rimanendo in Italia. 

In Abruzzo e nel Molise quest'anno sono stati accolti 7adolescenti provenienti da Cile, Giappone, Thailandia Messico, Turchia e Svizzera.

In queste settimane, i volontari locali stanno ricercando e selezionando le famiglie interessate ad accogliere uno tra le centinaia di ragazzi che giungeranno in Italia a inizio settembre per un trimestre o un anno scolastico. Le candidature possono essere inviate anche attraverso questa pagina del sito www.intercultura.it/famiglie o è possibile contattare direttamente i responsabili dei programmi di ospitalità di una delle 160 città dove sono presenti i volontari dell’Associazione: www.intercultura.it/centri-locali 

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