Tantissima gente nell'Aula consiliare per Dacia Maraini ed il libro di Costantino Felice
Vasto La nostra storia
VASTO. Questo pomeriggio era piena di gente l’Aula consiliare del Comune di Vasto per la presentazione del libro “Mezzogiorno tra identità e storia” dello storico Costantino Felice. All’incontro moderato dalla giornalista Maria Rosaria La Morgia sono intervenuti per discutere con l’autore la scrittrice Dacia Maraini, l’economista Nicola Mattoscio ed il professor Ganni Oliva. Dopo i saluti del sindaco di Vasto e del presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte i relatori hanno presentato un’attenta analisi sull’ultimo lavoro di Costantino Felice. L’autore ha evidenziato che nella disgrazia o nella catastrofe viene fuori la vera tempra umana. Ha citato quindi il terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009 e quanto accaduto in seguito a quel terribile evento. Mai si era assistito, nel sistema mediatico ad un’esplosione così enfatica di certi stereotipi: non solo lo stucchevole «Abruzzo forte e gentile», ma anche il «pastore» dannunziano e il «cafone» di Silone e Jovine.
“La cosa che mi ha interessato di più di questo libro - ha detto Dacia Maraini - è questo scontro tra Fortunato e Croce. Uno scontro che riguarda tutta la nostra storia. Fortunato crede che l’identità di una nazione, di un popolo derivi dalla sua realtà territoriale, mentre Croce pensa che l’identità sia un fatto storico. Questi due modi di intendere l’identità sono due forme di pensiero importantissime. Ognuna portata agli estremi può condurre a qualcosa di pericoloso. Noi sappiamo bene cosa sta venendo fuori in questi giorni dalla pancia di questo Paese. Ci sono tantissimi giovani che appena laureati vanno all’estero, vanno via dall’Italia per cercare lavoro. Siamo diventai bravissimi a conoscere l’arte dell’integrazione. Quello che ci sorprende e di ospitare, essere considerato paese di arrivo e non di partenza. Questo crea delle paure. Siamo stati Paese di passaggio, ma non di arrivo.
