San Salvo, in corteo per ricordare la Liberazione dell'Italia da tutte le oppressioni
SAN SALVO. Tanti i momenti di riflessione a San Salvo in occasione delle celebrazioni per il 73° anniversario della Liberazione, momenti in cui grandi e piccini hanno potuto per fare memoria degli eventi che contribuirono a costruire la storia repubblicana dell’Italia.
Il 24 aprile con grande successo si è svolto lo spettacolo proposto dall’Assessorato alla Cultura e curato dall’attrice Francesca Camilla D’Amico basato sul libro “Poor people, poor us” scritto dal caporalmaggiore neozelandese John Evelyn Broad, fatto prigioniero a Sulmona.
“Poor people, poor us” è stato pubblicato nel 1945, aggiunge un'altra straordinaria testimonianza alla memorialistica dei prigionieri alleati fuggiti dai campi di detenzione in Abruzzo dopo l'8 settembre 1943. Nato da otto diari, è il racconto della sofferta sopravvivenza dell'autore che, dopo quasi un anno di disumana prigionia nel campo italiano di Bengasi e di dodici giorni di dura traversata, viene rinchiuso nel campo di lavoro del villaggio di Acquafredda dal quale riesce a scappare con due compagni. I tre fuggitivi vivono in condizioni estreme nelle grotte, nei fienili, e nelle masserie della valle dell'Orfento, nascosti e sostenuti per sette mesi dai pastori e dai contadini di Caramanico e dallo stesso Podestà. La vicenda si conclude con il superamento del Block Haus sulla Majella e il raggiungimento degli alleati inglesi il 15 aprile 1944.
Ieri 25 aprile invece in piazza San Vitale si sono radunate le associazioni Combattentistiche e d’Arma, le rappresentanze delle scuole cittadine e naturalmente l'amministrazione comunale. Il corteo, dopo aver percorso corso Umberto, via San Giuseppe, via De Vito e corso Garibaldi, ha raggiunto il Monumento ai Caduti dove c'è stata la deposizione di una corona d’alloro e in cui sono stati letti dei pensieri su ciò che è stata la Liberazione dell'Italia dal fascismo e da tutte le oppressioni, ben 73 anni fa.