Tribunale Vasto, Giangiacomo: "Carenza di personale, la politica può evitare la chiusura"

VASTO. Il Tribunale di Vasto insieme ai Tribunali di Lanciano, Avezzano e Sulmona chiuderà a settembre 2020, salvo decisioni alternative ed eventuali manovre di salvataggio. Un provvedimento che anche a fronte dei più recenti fatti di criminalità spaventa i cittadini alimentando un clima di insicurezza per ciò che concerne la legalità nel vastese.

Nel mese di gennaio 2018 il sindaco Francesco Menna e Mario Pupillo sindaco di Lanciano hanno sottoscritto un accordo con il quale si propone l'accorpamento dei presidi delle due città che in questo modo rimarrebbero entrambi aperti seppur con funzioni differenti(LEGGI). Ciò nonostante spetterà al Governo nazionale stabilire a quale esito andranno incontro i due presidi di giustizia, intanto quello che emerge è una grave carenza di personale amministrativo all'interno del Palazzo di Giustizia vastese:

"Questo è lo stato dell'arte, cioè che nel 2020 il Tribunale di Vasto chiuderà - dichiara il presidente Bruno Giangiacomo - ma io ho letto sia il programma del Governo sia quello del partito di maggioranza in cui si dice che questi tribunali non verranno chiusi e si troverà una soluzione. In questo momento però il problema nostro non è tanto l'organico dei giudici, noi siamo a pieno organico, ma quello del personale amministrativo, abbiamo una scopertura del 40%. Praticamente abbiamo personale che va in pensione perché ha raggiunto l'età per farlo e non riusciamo ad avere personale in entrata perché il nostro tribunale non risulta più nella pianta organica del Ministero della Giustizia perché deve essere soppresso. Ma è un tribunale che deve agire per altri 2 anni che non sono 2 mesi, io spero ci sia un ripristino di questa pianta organica a prescindere dalla soluzione perché come è la politica ad aver deciso questa soppressione così è la stessa politica a poter decidere di evitarla."