Luana e Francesco dell'Airc Vasto: «Battere il cancro con la ricerca si può»
Vasto Francesco Iannucci: «Se oggi sono qui è solo grazie alla ricerca»
VASTO. Sono 192 le scatole di cioccolatini che i volontari dell'Airc di Vasto (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) sono riusciti a vendere nella giornata di sabato 10 novembre tra piazza Rossetti e il Centro commerciale Leclerc. L'intero quantitativo che avevano a disposizione è stato esaurito prima del previsto e la somma raccolta a favore della ricerca ammonta a 1.985 euro. In una sola giornata è emersa la grande generosità dei vastesi. La sezione Airc di Vasto è nata solo un anno fa e a raccontarci come tutto ebbe inizio sono Luana Di Pinto e Francesco Iannucci.
A prendere l'iniziativa per prima è stata Luana che da sola per tre anni si è fatta promotrice di questa nobile causa, forse perché ha conosciuto da vicino il cancro, che le ha portato via la mamma dieci anni fa. Nel 2017 però è arrivato Francesco a darle manforte e adesso insieme costituiscono una squadra che lavora avvalendosi di altri sei volontari. Anche Francesco ha conosciuto il cancro che nel 2008 l'ha colpito in prima persona, ma nella sua famiglia ci sono stati altri tre casi, non tutti dall'esito felice.
"Ho cominciato da sola tre anni fa senza alcun supporto sul territorio vastese - ci spiega Luana - fino a quando con Francesco abbiamo cominciato a dar vita ad un gruppo mosso dagli stessi ideali di altruismo. Il nostro obiettivo è allargare la cerchia di volontari e sensibilizzare al massimo alla ricerca. Siamo aperti a chiunque creda in questo valore".
Sono 3 le iniziative annuali dell'Airc nazionale, la vendita delle azalee a maggio, dei cioccolatini a novembre e delle arance a gennaio. E come per ogni manifestazione occorre pubblicizzare in anticipo gli eventi ed essere in grado di organizzare i banchetti per intere giornate.
"Solo chi ha conosciuto la malattia può comprendere cosa si prova a stare in ospedale durante la chemio - dice Francesco - quando speri che quella porcheria che ti iniettano possa donarti qualche giorno in più di vita. Io non desideravo altro che poter camminare ancora sulla spiaggia con mia moglie. Se oggi sono qui è grazie alla ricerca, probabilmente 15 anni fa non ce l'avrei fatta".
"Crediamo di essere invincibili - dicono ad una sola voce questi due giovani - crediamo che la malattia non ci colpirà mai da vicino, ma non è così. Le nuove generazioni vanno sensibilizzate e queste iniziative sono importanti per noi ma anche per i nostri figli che un giorno se conosceranno il cancro potranno avere maggiori possibilità di sopravvivere. In futuro ci piacerebbe organizzare anche altre iniziative, come maratone in beneficenza magari con il supporto dell'Amministrazione. Noi stiamo ripartendo da zero e siamo molto soddisfatti di come sia andata la vendita dei cioccolatini. Molti anziani hanno contribuito con una piccola offerta e questo è stato bellissimo perché probabilmente quei 2 euro per loro erano fondamentali. Noi ce la stiamo mettendo tutta perché ci crediamo davvero".
