Cinghiali, una minaccia per la vita e per il lavoro: il racconto di Salvatore
Vasto «Non si può più neanche lavorare in sicurezza in campagna, occorre andare muniti di fucile»
VASTO. La massiccia presenza di cinghiali sul nostro territorio è un'emergenza che assume contorni sempre più drammatici. In primis, è noto il pericolo che gli ungulati rappresentano per gli automobilisti che percorrono giorno e notte le strade più disparate, ma non meno importanti sono i danni che vengono causati all'agricoltura e alle attività di ricezione turistica. Abbiamo intervistato Salvatore Sabatini, titolare di un campeggio nei pressi della Riserva naturale di Punta Aderci che con parole alquanto sconfortate ha dichiarato di non poterne più di questa situazione di costante pericolo in cui si trova a vivere.
“La notte non riesco nemmeno più a dormire perché i cinghiali fanno un rumore assurdo. Non si può più neanche lavorare in sicurezza in campagna, occorre andare muniti di fucile perché ce ne sono a centinaia. E come se non bastasse io ho un campeggio lì vicino, dove i turisti spesso vanno a passeggiare, lo fanno anche di sera ma ora hanno paura.
Ho dovuto recintare la mia campagna con fili elettrici, mia figlia ha distrutto la sua macchina, una Fiat 500 nuova che ho dovuto buttare, non so cosa dobbiamo aspettare ancora. Qui nei pressi della riserva non si può cacciare - conclude Salvatore - i cinghiali proliferano in maniera incontrollata, non so nemmeno io cosa chiedere alle istituzioni, so solo che non si vive più".