Rigopiano, violò i sigilli per portare dei fiori: condannato

MULTA DA 4 MILA EURO gio 10 gennaio 2019

Vasto Alessio Feniello, padre di Stefano, uno dei 29 morti del disastro dell'hotel. Sostegno trasversale dalla politica

Attualità di La Redazione
2min
Valanga Rigopiano ©Vigili del Fuoco
Valanga Rigopiano ©Vigili del Fuoco

ABRUZZO. Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime del disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), è stato condannato dal gip del tribunale di Pescara a pagare una multa di 4.550 euro, per avere violato, il 21 maggio scorso, i sigilli giudiziari apposti per delimitare l'area nella quale si verificò la tragedia.
La sentenza di condanna emessa dal giudice Elio Bongrazio, su richiesta del pm Salvatore Campochiaro, trae origine dal fatto che Feniello si sarebbe introdotto "abusivamente", nonostante "le ripetute diffide ed inviti ad uscirne rivoltigli dalle forze dell'ordine addette alla vigilanza del sito".
L'uomo, in un post pubblicato su Facebook, contesta la decisione del tribunale pescarese, affermando di essersi "recato a Rigopiano per portare dei fiori dove hanno ucciso mio figlio". (FONTE ANSA).

Intanto sulla vicenda Fdi presenta una interrogazione a Ministro della giustizia: “Questa giustizia punisce un padre che viola i sigilli per portare dei fiori in ricordo del figlio morto, ma tarda a dare risposte sulle gravi violazioni di legge dei responsabili della tragedia di Rigopiano che ha visto la morte di 29 persone. Il Ministro della Giustizia ci deve dire quali provvedimenti intende attuare per rendere più equo ed efficiente un sistema giudiziario inadeguato, che genera le comprensibili reazioni di chi attende giustizia per il figlio morto, in una tragedia che poteva essere evitata”.

E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto che con il Gruppo di Fdi ha presentato un’interrogazione al ministro Bonafede sulla sentenza di condanna di Alessio Feniello, per essersi recato sui luoghi, ad oggi, sottoposti a sequestro.

Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia lancia l'appello su Facebook per una raccolta fondi per pagare la multa: "Condannato a pagare una multa di 4550 euro per aver portato i fiori tra le macerie dell’hotel Rigopiano dove è morto suo figlio. E' quello che è successo ad Alessio Feniello, padre di Stefano, ucciso a 28 anni dalla valanga che ha colpito la struttura il 18 gennaio di 2 anni fa. Ma che giustizia è? Siamo pronti a pagare noi questa multa e chiediamo a tutti voi di sostenere la raccolta fondi avviata dal Comitato per 'Marsilio Presidente'. Facciamo sentire forte il nostro abbraccio ad Alessio e alla sua famiglia".

Il sostegno al signor Feniello è trasversale: solidarietà anche da Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, che ha dichiarato:

"Non è moralmente accettabile che l'unico a pagare alla fine per la strage dell'Hotel Rigopiano sia il padre di una vittima di una tragedia che poteva essere evitata. Esprimo la solidarietà di Rifondazione Comunista al signor Alessio Feniello. Legalità e giustizia non sempre coincidono. E in questo caso sono lontanissime. La disobbedienza di un padre è un grido di dolore e una richiesta di giustizia.

Se un padre che vuole portare dei fiori sul luogo in cui è morto il figlio viene condannato vuol dire che in questo paese anche la magistratura sta tornando assai indietro, verso una visione formalistica del diritto lontana dalle spirito costituzionale. Lo dico con rispetto ed essendo sempre stato un difensore dell'indipendenza della magistratura. Quella dell'Hotel Rigopiano è una strage per alcuni versi "di Stato" perché una lunga serie di inadempienze e negligenze istituzionali l'hanno resa possibile. Prima di condannare un padre bisognerebbe tenerne conto".


Vastoweb.com Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 01/2009 del 9/01/2009 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Federico Cosenza

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Vastoweb.com. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione