Gita a Sulmona e Pescosansonesco per i ragazzi della parrocchia San Marco
Vasto Il viaggio per il fine anno catechistico
VASTO. Una gita gioiosa e piacevole quella che è stata organizzata, domenica 9 giugno, dalla Parrocchia di S. Marco Evangelista per la fine dell’Anno Catechistico. I bambini e loro famiglie hanno avuto il piacere di raggiungere in mattinata Sulmona, la patria dei confetti e di Publio Ovidio Nasone e, grazie ad una giovane ed esperta guida, hanno potuto conoscere le origini storiche del luogo, i principali monumenti, le strade, le piazze, le porte cittadine e le fontane, i vari eventi religiosi e civili, in particolare quello conosciuto come la “Madonna che scappa”.
Il giorno di Pasqua, infatti, ha spiegato la guida, è diventata tradizione far incontrare le statue della Madonna con Gesù Cristo risorto in Piazza Garibaldi. La statua della Vergine Addolorata, in veste nera per il lutto, viene fatta uscire dalla chiesa di San Filippo Neri, mentre la statua di Gesù è posta presso l'acquedotto medievale, ed a mezzogiorno la statua della Vergine, scortata da San Pietro e San Giovanni Evangelista, si libera delle vesti del lutto, mostrando un vestito verde (quello della Confraternita dei Lauretani), una rosa rossa nella mano, e viene fatta correre verso il figlio.
Ci si è, quindi, recati nella Cattedrale di S. Panfilo, la cui costruzione risale all'anno 1075 e che è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902, dove don Nicola Fioriti, attorniato dai bambini in bianche vesti, ha celebrato la Messa della Pentecoste, sottolineando, all’omelia, l’impegno del cristiano nell’invocare la presenza dello Spirito Santo per liberarsi da ogni paura, per riconoscerne i segni e per diventare collaboratore libero e gioioso dell’opera di Dio al servizio degli altri. Al termine, don Nicola ha ringraziato il parroco della Cattedrale, don Domenico Villani, suo amico e compagno di studi.
Dopo il pranzo a sacco, la comitiva ha raggiunto il paese di Pescosansonesco (Pe), dove sorge il Santuario dedicato a San Nunzio Sulprizio, canonizzato il 14 ottobre 2018 da Papa Francesco. Qui lo stesso rettore don Mauro Pallini ha raccontato a bambini ed adulti la vita del Santo, mostrando, poi, il fonte battesimale, la roccia da cui sgorga l’acqua che alimenta una fontana ovale, i numerosi ex-voto, l’urna di San Nunzio e, infine, la bottega dove il giovane Santo lavorava come fabbro ferraio. La preghiera, recitata con grande devozione, e la foto ricordo hanno chiuso il pellegrinaggio al Santo, considerato il protettore degli operai e dei giovani.
LUIGI MEDEA