Caterina Chinnici a Castelguidone: «Aspetti mai chiariti sulla morte di mio padre»
Alto Vastese Ieri la "Giornata della legalità, dell'impegno e della responsabilità" in cui ha presentato il suo libro
CASTELGUIDONE. Era il 29 luglio 1983 quando la mafia uccideva con un'autobomba, in via Federico Pipitone a Palermo, il magistrato Rocco Chinnici, due uomini della scorta, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l'appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi.
Ieri a Castelguidone Caterina Chinnici, figlia di Rocco, ha partecipato alla "Giornata della legalità, dell'impegno e della responsabilità".
L'evento è stato organizzato dalla scuola di formazione all'impegno sociale e politico "Falcone Borsellino" e la Caritas di Abruzzo e Molise, di cui entrambe è responsabile don Alberto Conti.
Nell'occasione il magistrato ed europarlamentare ha presentato il suo libro "E' così lieve il tuo bacio sulla fronte. Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia".
Quest'ultima ha affermato: "Ci sono aspetti mai chiariti sulla morte di mio padre. La sua era una morte preannunciata. Dobbiamo insegnare ai nostri figli e valori della legalità e del rispetto delle leggi".
Il libro uscito nel 2015 è divento anche una fiction tv per la Rai con la regia di Michele Soavi e che ha visto come protagonisti attori del calibro di Sergio Castellitto, Cristiana Dell'Anna, Manuela Ventura.
Presente all'incontro una rappresentanza del movimento Agende Rosse Abruzzo che ha consegnato alla D.ssa Chinnici il libro simbolo Agenda Rossa del movimento di Salvatore Borsellino.