Giornate Fai d'Autunno, visite al campanile della chiesa di Cupello

arte e cultura mer 09 ottobre 2019

Vasto Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019, con l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo

Attualità di La Redazione
11min
Giornate Fai d'Autunno, visite al campanile della chiesa di Cupello ©Vastoweb
Giornate Fai d'Autunno, visite al campanile della chiesa di Cupello ©Vastoweb

CUPELLO. Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.

Due giorni per sfidare la capacità degli italiani di stupirsi e cogliere lo splendore del territorio che ci circonda, invitando alla scoperta di 700 luoghi in tutta Italia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i giovani del FAI ad accompagnare gli italiani lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione, con l’obiettivo di trasferire il loro entusiasmo ai visitatori, nella scoperta di luoghi inediti e straordinari che caratterizzano il nostro panorama. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi.

Le Giornate FAI d’Autunno sono, quindi, l’opera collettiva dei nostri ragazzi, il risultato della forza delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia, su cui vertono tre aperture speciali: l’Orto sul Colle dell’Infinito, Bene del FAI a Recanati (MC), inaugurato lo scorso 26 settembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, luogo che ispirò l’idillio; il Parco Vergiliano a Napoli dove le spoglie di Giacomo Leopardi sono state traslate nel 1939 dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, in cui l’amico Antonio Ranieri lo fece tumulare nel 1837; infine, la Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma, con la tomba di Torquato Tasso che Leopardi considerava tra gli italiani più eloquenti e sulla quale pianse le sue lacrime più profonde.

Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate FAI d’Autunno in via eccezionale anche i Beni FAI saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it dal 1° al 20 ottobre.

Tra gli itinerari tematici e i luoghi più interessanti in Abruzzo (per indirizzi, giorni e orari di apertura e per l’elenco completo dei luoghi visitabili consultare l’altro documento allegato):

CHIETI

La collezione d’arte Ubi Banca di Chieti

La collezione d'arte ospitata nel Centro Direzionale Colonnetta di Chieti, confluita nel 2017 nella raccolta UBI Banca ed eccezionalmente visitabile in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, comprende principalmente dipinti dell'Ottocento e del primo Novecento. Un numero significativo di opere faceva parte della raccolta dell'avvocato Ercole Castiglione, acquisita dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti nel decennio 1970-80. Quest'ultima era stata fondata nel 1862, con decreto di Vittorio Emanuele II, come Cassa di Risparmio Marrucina, con la volontà di dare "sostegno alle classi meno agiate al fine di migliorare le condizioni economiche e morali, specialmente delle classi laboriose". Questa volontà spiega anche le scelte collezionistiche che prediligevano l'arte verista dalla forte ispirazione sociale. Il dipinto più rilevante della collezione è La figlia di Iorio (Al tramonto), opera di Francesco Paolo Michetti.

CUPELLO (CH)

Il campanile della Chiesa Natività di Maria Santissima. Esplorazione dell’interno: le campane, l’orologio, il panorama.

Il primo impianto della Chiesa Natività di Maria Santissima è antecedente al XVI secolo, anticamente consisteva in una cappella dedicata al santo patrono, San Rocco, sorta nella piazza detta "dell'Olmo" per la presenza di un grande albero. L'edificio sacro è costituito da una navata unica, voltata a botte, con ricche decorazioni in stucco, il portale è in pietra scolpita, opera di maestri molisani del XVIII sec. Sul lato destro si apre una cappella dedicata a San Rocco, di cui si conserva una pregevole scultura lignea policroma. Di particolare interesse sono l'antico battistero e il campanile. Quest'ultimo, edificato in laterizio, ha pianta quadrata ed un elegante coronamento in ferro battuto. Fu restaurato nel 1830 da Giacomo Tornese. Oggi mostra ancora i segni dei bombardamenti del 1943. Eccezionalmente nelle Giornate FAI d’Autunno sarà possibile visitarlo e giunti alla sommità si potranno ammirare da vicino le campane e il meccanismo che ne permette il movimento, godendo al contempo di un panorama unico sulle colline e sul mare.

Si consigliano scarpe comode con suola antiscivolo o sneakers.

Palazzo Boschetti

Palazzo Boschetti, appartenente ad un'antica e facoltosa famiglia di Cupello, risale al XVIII secolo. La facciata settecentesca presenta eleganti partiture architettoniche, a cornice centinata. La "Torretta Belvedere", con la sua scala a chiocciola con copertura dalle forme orientalizzanti, è il corpo di fabbrica più antico, realizzato in cortina laterizia. La torretta si erge in posizione centrale e, verosimilmente, aveva un ruolo difensivo, come testimonierebbero le feritoie che si aprono lungo il perimetro del muro di protezione del terrazzo. Nel 1905 F. Laccetti riferisce che al restauro ottocentesco partecipò l'architetto vastese Nicola Maria Pietrocola. In occasione delle Giornate FAI d'Autunno sarà aperto per la prima volta al pubblico e la visita è molto attesa da tutti. Si potranno ammirare l'elegante salone con le volte affrescate, la biblioteca, il cortile, le cantine dove si producevano e conservavano olio, vino e altri prodotti.

L’AQUILA

I ragazzi danno voce alla città attraverso monumenti e piazze: Novantasei passi alla scoperta del centro storico

I ragazzi della Scuola Media Dante Alighieri illustreranno, durante il percorso, piazze e monumenti appartenenti alla tradizione identitaria della Città, sotto il profilo storico e simbolico.

L'arte barocca extra-moenia: Santuario Santa Maria della Croce

Il santuario, eccezionalmente visitabile in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, è un esempio importante del barocco aquilano. Restaurato dalla Regione Liguria nell'immediato dopo sisma, custodisce importanti stucchi in foglia oro e affreschirealizzati dal pittore Giacomo Farelli.

PESCOCOSTANZO (AQ)

Pescocostanzo: un gioiello rinascimentale sugli Altipiani Maggiori d'Abruzzo

Il borgo si sviluppa intorno a un tracciato viario a lastroni in pietra bianca e vulcanica. Chiamato anche il "Borgo dei sogni" ci si stupisce di come sia possibile trovare tanta arte, cultura, artigianato in un luogo posto a 1.400 metri sui monti dell'Appennino, un unicum in Italia. Il paese è ricco di chiese, palazzi pubblici e privati cinque-secenteschi, botteghe, fontane e abitazioni popolari con “vignale”: tipico ingresso a pianerottolo dotato di scala. Lungo il percorso, che inizierà con la visita alla Basilica di Santa Maria del Colle e all’attigua Chiesa di Santa Maria del Suffragio dei Morti, ci si immergerà nella scoperta delle botteghe artigiane, espressione del territorio. Pescocostanzo è nota infatti come centro di antica tradizione artigiana: oreficeria in filigrana, merletti a tombolo, ferro battuto e legno intagliato. A conclusione del percorso, non può mancare una visita alla splendida Chiesa di Gesù e Maria.

ABBATEGGIO (PE)

Il borgo: la pietra delle case e la pietra delle chiese

Per le Giornate d’Autunno i giovani del FAI proporranno un itinerario alla riscoperta del borgo di Abbateggio situato nel Parco Nazionale della Majella, fra il Gran Sasso e l'Adriatico. Noto per le sue piccole case di pietra bianca, le tortuose stradine e le particolari scalinate, dal 2009, il comune di Abbateggio fa parte del Club nazionale dei Borghi più belli d'Italia. Rinomato per il premio Majella e per la produzione del farro, il borgo ospita diversi edifici di culto, come il Santuario della Madonna dell'Elcina, la Chiesa della Madonna del Carmine e la Chiesa barocca di San Lorenzo Martire, che accoglie la venerata statua lignea del santo patrono.

Abbateggio: Il paese del farro

Alimento antico e dalle alte proprietà nutritive, il farro rappresenta il gioiello della comunità di Abbateggio: simbolo del recupero della tradizione nel connubio fra saperi antichi e cultura contemporanea. Oggetto di una campagna di tutela specifica portata avanti dai piccoli produttori locali, il farro viene coltivato nel rispetto della diversità dei grani e delle sementi di antiche famiglie. Dal 1992 questo cereale viene celebrato in una sagra che coincide con la festa di San Lorenzo, nel mese di agosto. Il formaggio di pecora, l'olio, il Moscatello di Castiglione e i liquori tradizionali, come la Genziana, contribuiscono a raccontare le radici della storia del borgo: il legame fra la terra che produce e la mano che la lavora.

Alle radici della storia: Il sito archeologico di Valle Giumentina e l’ecomuseo del paleolitico

Il sito archeologico di Valle Giumentina è una delle più importanti testimonianze del Paleolitico inferiore e medio abruzzese, meta di ricercatori, archeologi e paleontologi che stanno lavorando agli scavi e alla catalogazione dei materiali.

Dal dal 2003, la riproduzione di sei capanne in pietra a secco all'interno dell'Ecomuseo del Paleolitico permette di approfondire la conoscenza del contesto naturale, archeologico e storico, in cui si innesta la ricca rete di interazioni fra uomo e paesaggio.

CAMPLI (TE)

Casa del Medico e del Farmacista

I due palazzi prospettano sul corso principale del paese.

La Casa del Medico, visitabile eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, con la sua maestosa facciata di gusto rinascimentale, differisce fin da subito dalle case porticate duecentesche presenti sul corso della cittadina, infatti per via della sua posizione più arretrata è inserita con grande eleganza e risalto. L’edificio è decorato da numerose iscrizioni in latino poste sugli architravi delle finestre e sul portone d’ingresso che recano lodi alla professione medica e legano la costruzione dell’edificio alla famiglia Lazzarelli, che per generazioni si distinse nel campo della medicina e della cultura. La corte interna, a doppio loggiato in pietra e mattoni, è raggiungibile tramite il portone di gusto classico. Al loggiato superiore, caratterizzato da colonnine circolari e capitelli fogliati, si sale attraverso un’elegante scalinata che dalla corte si divide poi in due rampe divergenti.

Casa Petroncelli

La casa, visitabile eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, presenta nella facciata esterna, prospicente la via principale della città, la data 1488 incisa su una pietra. L’ingresso, la scalinata e la loggetta sono rimasti praticamente intatti.

Palazzo Rozzi

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà eccezionalmente visitabile Palazzo Rozzi, tipico dell’edilizia cinquecentesca camplese, che presenta assonanze stilistiche con altri palazzi della città, a partire dal portale in pietra di Palazzo Raceni. Interessante il secondo ingresso che collega l’edificio alla piazza della Misericordia e all’orto murato, oggi in parte distrutto. Conserva invece in gran parte integro il chiostro.

Palazzo Ex Marziale

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà eccezionalmente visitabile il Palazzo Ex Marizale. Del palazzo originale è rimasta la loggetta quattro-cinquecentesca, la scalinata e l’ingresso secondario in via della Balena, mentre la facciata sulla via principale della città - corso Umberto I - sembra un riadattamento del primo Settecento. Nei locali affacciati sul corso, in occasione di un recente restauro, sono riemerse delle arcate a tutto sesto che testimoniano l'esistenza di un antico porticato sicuramente riferibile al Quattrocento.

VIVI LE GIORNATE FAI D’AUTUNNO DA PROTAGONISTA

Le iniziative si svolgeranno anche in caso di condizioni meteo avverse (salvo ove espressamente indicato). Verificare sul sito che non ci siano state variazioni di programma dovute a cause di forza maggiore.

IN OCCASIONE DELL’EVENTO SPECIALI QUOTE DI ISCRIZIONE AL FAI

Sabato 12 e domenica 13 ottobre in piazza e nei Beni FAI, e dal 1° al 20 ottobre online, ci si potrà iscrivere usufruendo della riduzione di 10 € su tutte le quote.

L’edizione 2019 delle Giornate FAI d’Autunno è possibile grazie all’importante contributo di UBI Banca, prezioso sponsor dell’evento e vicino al FAI dal 2012, che in quest’occasione aprirà per la prima volta al pubblico due palazzi storici a Milano e a Chieti. DHL Express Italy, rinnovato Logistic Partner dell’evento, garantirà la movimentazione dei materiali. Si ringrazia inoltre GEDI Gruppo Editoriale per la consolidata collaborazione. Grazie anche a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa e sarà presente a Milano e Napoli con tre speciali eco compattatori dedicati alla raccolta selettiva delle bottiglie in plastica PET che verranno così correttamente smaltite e riciclate.

L’ottava edizione delle Giornate FAI d’Autunno si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e di Responsabilità Sociale Rai. Con la media partnership di TG1, RAI TGR, RAINEWS24, che assicureranno ampia informazione e una copertura capillare. Si ringraziano, infine, Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Puglia, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Carical e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per il contributo concesso.

Grazie a Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, Istituzioni Pubbliche e Private, ai privati cittadini e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 125 Delegazioni, 94 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 2 Gruppi FAI ponte tra culture. Nati otto anni fa, i gruppi di giovani volontari del FAI sono diffusi in tutta Italia: le Giornate FAI d’Autunno sono la loro festa, l’occasione per mettere in pratica il loro generoso contributo a favore della missione del FAI con originalità e grande energia. Ad affiancarli, nell’accogliere e accompagnare i visitatori, ci saranno 5.000 Apprendisti Ciceroni, studenti della scuola di ogni ordine e grado che hanno scelto con i loro docenti di partecipare nell’anno scolastico a un progetto formativo di cittadinanza attiva, un’iniziativa lanciata dal FAI nel 1996, che coinvolge ogni anno studenti felici di poter vivere e raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del loro territorio.

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