Angela Pennetta: «Al San Pio 11 reparti senza primario, domenica pronti al sit-in»
Vasto "Il diritto alla salute è un diritto di tutti, non è una battaglia politica, non ci sono cittadini di serie a e di serie b"
VASTO. Difendere i livelli minimi assistenziali dell'ospedale San Pio di Vasto e sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema sanità è questo l'obiettivo della manifestazione indetta per domenica mattina alle ore 11 davanti il nosocomio vastese.
A portare avanti questa ennesima battaglia è Angela Pennetta con il suo comitato "L'Arcobaleno", dopo che quest'ultimo si è occupato già di altre questioni come: la salvezza del Tribunale di Vasto, l'emergenza cinghiali e l'emergenza idrica.
L'avvocato vastese in conferenza stampa è il solito vulcano: "Al San Pio c'è personale altamente qualificato che viene penalizzato per la mancanza di figure professionali, si lavora sotto organico. Nel reparto di Ostetrica e Gincecologia oltre alla carenza di personale c'è una grave carenza strutturale nel percorso della gravida dato che manca una sala dedicata al piano. Al Laboratorio di Analisi c'è una grave situazione logistica con spazi angusti e mancanza di servizi igienici al piano per raccolta campioni esami. In Cardiologia-Utic c'è carenza logistica, strutturale e tecnologica per la degenza cardiologica e della terapia intensiva. In Fisiatria carenza di personale medico e tecnico. Al reparto di Dialisi, carenza di ambulatori e strumenti per le dialisi. In Radiologia si è in attesa della famosa Tac a 128 strati e manca personale stabile tra medici e tecnici radiologi. Il Day Surgery è senza responsabile. Infine manca il servizio ristorazione in loco, con pasti che arrivano da Lanciano."
La Pennetta, ha inoltre aggiunto: "Da quando il governo della regione è diventato di destra il comitato vastese in difesa del San Pio ha assunto un atteggiamento assolutamente silente. A mio avviso l'essenza della motivazione del Comitato Civico deve essere di tutelare sempre e comunque il diritto del cittadino e di coloro che abitano in un territorio al di là delle appartenenze politiche. E' fondamentale che qualcuno tenga vivo il problema a Vasto perché l'ospedale sta raggiungendo dei limiti non più sopportabili. Ci sono delle persone che stanno avendo grossissime difficoltà.
All'ospedale mancano ben 11 primari e l'organizzazione del singolo reparto diventa molto difficoltosa se mancano le figure apicali. Per noi è essenziale che vengano nominati al più presto e che vengano indetti i concorsi per sostituire i medici in pensione e di tutto il personale e farlo in tempi rapidi. Sto seguendo un'infermiera coordinatrice che ha firmato il contratto ad aprile del 2019, ma a tutt'oggi non è ancora stata chiamata ad espletare il suo lavoro. In quel caso il concorso è stato già fatto e quindi si tratta semplicemente di cominciare a lavorare. Non so cosa stiano aspettando dopo 5 mesi. Evidentemente questo è un problema minimale per chi è stato da poco nominato ai vertici della Asl, come il direttore Schael el'assessore alla Sanità.
Attraverso la voce del comitato, queste persone cercano di far rispettare i propri diritti. Il problema dell'Emodinamica mi fa sorridere perché prima il comitato pro ospedale ha in qualche modo pressato Silvio Paolucci, adesso sono spariti completamente. Addirittura Schael sostiene adesso che l'Emodinamica a Vasto non si potrà fare perché mancano i numeri e allora mi chiedo se prima ci fossero. Si è trattata solo di una strumentalizzazione politica oppure si pensa davvero che il nostro territorio possa essere considerato di più visto che adesso è stato dimenticato? Prima l'asse era Pescara - Chieti, quindi al centro dell'Abruzzo, ora l'asse si sta spostando verso il teramano e quindi noi che siamo nel bassissimo Abruzzo saremo sempre più trascurati. Il diritto alla salute è un diritto di tutti, non ci sono cittadini di serie a e di serie b. Noi non abbiamo vicoli, se qualcosa non funziona lo diciamo".
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