Emergenza cinghiali: "Se non si cambia la legge 157 non si può estirpare il problema"

convegno infuocato gio 20 febbraio 2020

Vasto Imprudente: "Urge modificare la normativa nazionale e chiediamo un atto di coraggio al Governo"

Attualità di Federico Cosenza
2min
Emergenza cinghiali: "Se non si cambia la normativa nazionale non si può estirpare il problema" ©Vastoweb
Emergenza cinghiali: "Se non si cambia la normativa nazionale non si può estirpare il problema" ©Vastoweb

VASTO. Clima piuttosto teso questo pomeriggio presso la sala congressi del Centro Gulliver di Vasto, dove si è tenuto il convegno dal titolo “Emergenza cinghiali dentro e fuori dalle aree protette”, evento organizzato dal Comitato Terre di Punta Aderci.

Un incontro a cui hanno preso parte agricoltori, cacciatori, sindaci del territorio, semplici cittadini, associazioni di categoria e ambientalisti. Ad aprire l'incontro il presidente dell'associazione promotrice dell'evento, Michele Bosco, che ha chiesto apertamente alla Regione di prendere in mano la situazione. Alle sue parole hanno fatto seguito quelle del Sindaco Francesco Menna che ha ribadito la gravità del problema e ringraziato i cacciatori selettori e la Polizia provinciale per i loro interventi. Poi è stata la volta del dottor Giuseppe Torzi della Asl che ha presentato un dettagliato studio sui cinghiali.

La domanda principale che è stata sottoposta ai vari esponenti regionali presenti, tra cui l'assessore Emanuele Imprudente e i consiglieri delle Lega Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio è stata una sola: "Cosa vuole fare la Regione Abruzzo per eliminare il problema dei cinghiali?".

In tanti si sono lamentati per i troppo incidenti e per gli ingenti danni alle coltivazioni. Non sono mancati momenti di tensione e provocazioni come quando un agricoltore ha affermato: "Meglio andare al mare che andare a lavorare in campagna dove ci sono perdite per 20-30 mila euro all'anno, conviene cessare l'attività".

Successivamente un cittadino ha aggiunto: "Il numero degli incidenti è molto più elevato dei dati in vostro possesso. Cosa si aspetta a trovare soluzioni, prima o poi ci scappa il morto".

In effetti dai dati è emerso un incremento degli incidenti nel vastese negli ultimi anni, ma il numero non rispecchia la realtà poiché si tratta solo di quelli in cui le forze dell'ordine hanno richiesto l'intervento dei veterinari della Asl e ciò non sempre avviene.

L'assessore Emanuele Imprudente ha spiegato così come stanno le cose e cosa la Regione sta facendo: "Siamo in una situazione emergenziale e la Regione Abruzzo sta facendo il massimo in base a quelle che sono le leggi. Noi abbiamo oggi uno scoglio grande che la legge 157, serve modificare la legge nazionale. Se ne è parlato in più occasioni, ma il Governo mai fa questa azione di coraggio, superando le posizioni ecologiche. Noi stiamo facendo tante piccole azioni, ma non è la soluzione al problema. L'Abruzzo è la regione dei Parchi e delle Riserve, noi abbiamo messo a disposizione delle Riserve dei soldi per le gabbie per la cattura e rammarica il dato che più della metà delle Riserve non è intenzionata ad adottare questo strumento. La priorità della Regione è salvaguardare le vite umane riducendo il numero degli incidenti e poi tutelare le aziende agricole".

A moderare il partecipato incontro l'avvocato Anna Roselli.

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