San Salvo, al via la distribuzione dei buoni pasto alle famiglie
San Salvo Magnacca: “Sono mensili, gratuiti e assolutamente non cedibili”
SAN SALVO. E' iniziata oggi a San Salvo la distribuzione dei buoni pasto. Si tratta di una misura per tutti coloro che si trovano in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria che ha provocato lo stop di moltissime attività lavorative sul territorio nazionale. Ad annunciarlo è il sindaco Tiziana Magnacca che descrive nel dettaglio in cosa consiste l'aiuto alle famiglie della città.
"Abbiamo terminato la prima raccolta delle domande e parte oggi la distribuzione dei buoni pasto per i quali si è data la priorità assoluta a coloro che non hanno alcuna forma di reddito. I cittadini destinatari saranno raggiunti dalla Protezione civile. I buoni sono mensili e sono gratuiti e non sono vendibili né cedibili. Chi ne ha bisogno è sufficiente che faccia domanda in Comune. Qualora dovesse accadere che venissero ceduti, non esiteremo a fare la denuncia penale. I buoni sono spendibili solo per l'acquisto di beni di prima necessità ed è necessario che si abbia rispetto del fatto che sono soldi pubblici utili a fornire ciò che serve per vivere. Sono spendibili presso gli esercenti che si sono convenzionati con il Comune, un elenco ancora aperto disponibile sul sito e che verrà costantemente aggiornato e diffuso anche sui social.
Stiamo cercando di raggiungere davvero chi è in difficoltà, non abbiamo ancora chiuso le possibilità di fare la domande. Vogliamo andare incontro a chi non riesce ad avere neanche un piatto di pasta sul tavolo. Solo quando saranno soddisfatte quelle dei bisognosi provvederemo a valutare le domande di chi percepisce il reddito di cittadinanza o di chi ha altre fonti di reddito. I buoni vanno da un minimo di 100 euro per i nuclei di una sola persona fino a un massimo di 300 euro per le famiglie di due o più persone. Insieme ai buoni stiamo distribuendo anche le mascherine, purtroppo la Protezione civile ce ne ha date solo 300 e abbiamo pensato di darle in primis a chi non avrebbe neanche i soldi per acquistarle".