Roby Santini: "Da 2 mesi a Milano nella zona rossa, a breve una nuova parodia"

"In Quarantena con.." gio 23 aprile 2020

Vasto "Orgoglioso degli abruzzesi e dei vastesi per come hanno rispettato le restrizioni legate al Covid-19"

Attualità di Christian Dursi
4min
Roby Santini e Giovanni Annese ©Vastoweb
Roby Santini e Giovanni Annese ©Vastoweb

VASTO. Nel nuovo appuntamento di "In Quarantena con..." Giovanni Annese ha raggiunto il produttore e cantautore di origini casalesi Roby Santini, il quale nelle ultime settimane ha riscosso un grande successo per la creazione di due brani ispirati al momento che stiamo vivendo: "Andrà tutto bene" (Leggi) e "Pasquarantena" (Leggi). Prevista per oggi alle 18 l'uscita di una nuova parodia dal titolo "Teng Li Guai".

Come procede la quarantena?

Va tutto bene, sono a casa a Milano, dove sono arrivato appena prima dell'istituzione della zona rossa in tutta Italia. Seguo le regole come bisognerebbe fare e impiego il tempo cercando di fare qualcosa di positivo, come ad esempio regalare un sorriso attraverso la mia musica, però allo stesso tempo è inevitabile rendersi conto che dalla Lombardia arrivano immagini molto tristi. Speriamo che a maggio con la riapertura fili tutto liscio”.

Quando ripartirà il mondo della musica?

Purtroppo il mondo dell’intrattenimento, della notte, sarà l’ultimo a ripartire perché giustamente mentre nelle grandi aziende potranno lavorare con le dovute precauzioni, noi facciamo un lavoro che porta la gente a stare in gruppo e in questo momento non si può fare”.

Come è nata l’idea di “Pasquarantena”?

Già avevo provato a registrare dentro casa e mio figlio mi ha suggerito di sfruttare la parola «pasquarantena». Ho subito associato il suono della parola a «guantanamera» e, non avendo con me gli strumenti musicali, ho avuto l’idea di utilizzare la voce e i suoni presi da oggetti di casa come il barattolo, la pentola, la bottiglia del vino per realizzare un pezzo. Abbiamo fatto dodici riprese singole con i vari strumenti e c’è voluta una settimana di lavoro. I risultati si sono visti: la gente ha apprezzato la cura nel dettaglio. Potrei dire che grazie a questa canzone è diventata la Pasqua più lunga della storia. Sta avendo un successo incredibile che francamente non mi aspettavo".

E invece quale è stata l'idea alla base di “Andrà tutto bene”?

È una canzone che è nata quando è uscito l’hashtag sui social e in televisione; ho intuito che fosse il momento di farci una canzone e ho voluto coinvolgere gli amici e i fans. C’è stato un piccolo passaparola ed è venuto fuori questo bel progetto che è diventato anche la sigla di programmi in tutto il mondo”.

Hai in mente altro riguardo questo periodo?

Per cercare di tenermi occupato e avendo la possibilità di creare in casa, a breve verrà pubblicata una nuova parodia nello stile di “Pasquarantena”. Non posso per il momento aggiungere altro se non che è una grande sfida perché mi confronto con un colosso della funky music degli anni 70’. Seguitemi sui social e vedrete… Inoltre pubblicherò anche alcuni remake dei miei successi degli anni Novanta e Duemila”.

Come riesci a inquadrare e gestire nella tua produzione generi musicali così diversi?

Penso di essere nato con questo dono. La musica ce l’ho dentro a 360 gradi. Faccio sopratutto il produttore quindi lavoro anche in base a ciò che mi dicono di fare. Ci sono persone che mi chiedono di confezionare un pezzo, di farli cantare. Ci sono degli artisti che creo da zero costruendogli addosso un vestito. Sono vent’anni ormai che faccio questo lavoro di produttore”.

Hai in programma un tour all’estero dopo l’esperienza de “Il ragazzo di campagna”?

Covid permettendo, l’ultima settimana di novembre ho in programma una serie di spettacoli a Santo Domingo, in Canada e negli Stati Uniti e tutto il mese di dicembre in Australia. Sono eventi pensati anche per unire i due mondi della dance e del folk che ormai mi rappresentano entrambi. Inoltre dovrei andare in Australia a presentare il progetto “Italiani nel mondo” che è un vero e proprio omaggio agli italiani che si sono costruiti una vita all’estero. È un progetto che per ora, per forze di cose, è tuttavia in stand by”.

Hai un consiglio da dare a tutti coloro che vogliono entrare nel mondo della musica?

Il primo consiglio da dare è scritto nella mia biografia: bisogna crederci veramente anche a costo di fare sacrifici come lasciare il posto nel quale si è sempre vissuto, fare un altro lavoro per sostenersi, stare sempre sul pezzo. Vivere di musica vuol dire anche conoscerla a fondo e imparare i programmi e le tecniche del canto. Se si ha la passione, non bisogna mai permettere a nessuno di dire che non ce la si può fare”.

Cosa consigli a tutti gli amici di Vastoweb per questa quarantena?

Visto che fra poco si potrà uscire, per questi giorni che restano consiglio di mangiare meno, rimettersi in forma, fare un po’ di ginnastica e cominciare seriamente a pensare cosa fare per stare sempre attenti a quello che succede intorno. Ci sono persone infatti che avendo uno stipendio garantito magari hanno preso la quarantena con sufficienza, ma ci sono anche altre persone che dovendo stare a casa sono disperate, quindi bisognerà avere rispetto soprattutto di queste ultime. Mi fa piacere dire che sono orgoglioso dei vastesi e degli abruzzesi per come hanno gestito la situazione e per il rispetto che hanno avuto delle regole.




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