Caos trasporto scolastico: “Per noi famiglie è fondamentale ma ancora nessuna indicazione”
Vasto "Non ancora sappiamo come ci organizzeremo per coniugare lavoro e impegni scolastici"
VASTO. Non si è ancora arrivati a fare chiarezza sulla riapertura delle scuole.
Probabilmente la prima campanella suonerà il 14 settembre, a meno di decisioni che la procrastineranno a dopo il referendum del 20 e 21 settembre, così anche come richiesto dall’Anci alla Regione Abruzzo.
Il presidente Marsilio, inoltre, ha in questi giorni sollecitato il Governo anche a fornire “indirizzi precisi” soprattutto per quanto riguarda il servizio di trasporto.
Come verrà organizzato, dato che per alcune famiglie è praticamente indispensabile?
Sì, perché “noi genitori, già durante la quarantena, abbiamo fatto, volentieri, diversi sacrifici in nome dell’istruzione dei nostri figli. Ma ora, a fine agosto, non ancora sappiamo come dovremo organizzarci per coniugare lavoro e impegni scolastici”.
Così scrive alla nostra redazione una mamma lavoratrice che vive nei pressi del Villaggio Siv, quartiere a sud di Vasto al confine con San Salvo e che si sente di poter parlare a nome di tutte le famiglie che si trovano anche nelle zone limitrofe.
“Per noi il servizio autobus è fondamentale, soprattutto per i bambini che, come i miei, frequentano la primaria. Attualmente viviamo totalmente nell’indeterminatezza di quello che accadrà e nonostante l’imminenza della riapertura, non sappiamo come gestiremo l’ingresso e l’uscita, anche perché la scuola stessa non ha ancora comunicato gli orari, se saranno sfalsati per via della necessità della contingentazione oppure se sarà attivo o meno il servizio mensa e, quindi, se i bambini iscritti al tempo prolungato continueranno oppure no. Non sappiamo ancora nulla e credo che non sia giusto lasciare le famiglie così sospese”.
E le difficoltà aumentano se entrambi i genitori lavorano: “Siamo preoccupati e anche perplessi sul fatto che la scuola riuscirà davvero a riaprire il 14. Quello che ci auguriamo è anche che non aumenteranno le tariffe del trasporto, che già sono abbastanza esose. Da quello che sappiamo probabilmente se la tratta è superiore ai 15 minuti dovranno aggiungere una corsa per assicurare il distanziamento all’interno dei mezzi. Cosa significherà questo? Che i bambini che utilizzano il trasporto entreranno più tardi, così come già succede, ricevendo ulteriori disagi e creandone alla classe? Il servizio costerà di più?”, questi e altri gli interrogativi che per ora non hanno ancora risposta.