Covid-19, Sciotti: "Ci sono preoccupanti segnali di allarme e l'età media si è abbassata"
Vasto Convegno al Mattioli di Vasto su pandemia e vaccinazione, organizzato dal Lions Club Vasto Host
VASTO. Si è svolto presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico "R. Mattioli di Vasto un convegno di approfondimento sul tema della pandemia e delle vaccinazioni.
Ad organizzare l'evento, in un momento di così grande interesse mediatico, è stato il Lions Club Vasto Host.
Ad aprire i lavori la dirigente Maria Grazia Angelini e la presidente dell'associazione, Silvana Di Santo, "che ha a cuore in modo particolare la scuola e l'attualità". Quest'ultima ha, inoltre, spiegato: "La nostra è la più grande organizzazione al mondo di servizio. Interveniamo con atti di solidarietà sia dove si verificano catastrofi sia nelle nostre comunità per il bene civico, culturale, sociale e morale. 'We serve' è il nostro motto. Nella pandemia che ci attanaglia da mesi abbiamo cercato di fare molto sul fronte della raccolta fondi per gli ospedali e a favore delle persone che in fututo si troveranno in difficoltà. Non dobbiamo abbassare la guardia pur non dimenticandoci delle altre patologie. Noi medici non siamo eroi ma persone che hanno scelto di dedicarsi agli altri. Abbiamo bisogno, però, dell'aiuto e della responsabilità di tutti. Non ci deve essere panico, ma l'impegno di tutti".
Dopo i saluti del Sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha ringraziato il maggiore Amedeo Consales e il Comandante del Circomare del Porto di Vasto, Francesca Perfido, presenti all'appuntamento, e a "cui va il plauso per quello che fanno in maniera silenziosa e diligente", la dottoressa Maria Pina Sciotti ha condiviso con la platea un excursus a partire dai dati della pandemia forniti dall'Oms.
"Dopo la movida estiva già dal 31 luglio è cominciata l'impennata dei casi e l'Italia è di nuovo piena. La prima ondata non è mai finita, ma ora l'età media si è notevolmente abbassata.
È la paura che ci salva la vita. Questo è un virus altamente contagioso, ma non con una mortalità elevatissima che aumenta con l'aumentare dell'età. Noi operatori sanitari facciamo il nostro dovere, ma rischiamo la vita anche noi".
A seguire la dottoressa Simona Antonelli ha parlato della diagnostica, rispondendo alle domande se esiste una terapia e un vaccino.
"I test rapidi servono per campagne di screening epidemiologico. Il tampone rino-orofaringeo resta lo strumento più utile, ma richiede personale e laboratori specializzati. Il vaccino non c'è ancora, ma abbiamo imparato a consocere il virus e possiamo combatterlo meglio".
In Italia, dunque, c'è un progressivo peggioramento con carico sui servizi sanitari, a causa del rilassamento dei comportamenti sociali. Le uniche armi efficaci continuano ad essere le misure di sicurezza, mascherina, lavaggio delle mani e distanziamento sociale.
Anche il vaccino antinfluenzale diventa oggi cruciale, soprattutto perchè proteggendosi dall'influenza stagionale, si evita il sovraccarico nelle sale dei medici di base e negli ospedali. Ad approfondire quest'ultimo tema è stata la dottoressa Grazia Stivaletta, dirigente medico del centro vaccinale di Vasto.
