Campetti vuoti e società a rischio: "Un ingente danno economico"

VASTO. L'economia in bilico è uno degli effetti più devastanti della pandemia. Già prima della quarantena la situazione per alcuni settori presentava profonde criticità, che a conti fatti sono diventate vere e proprie crepe nelle quali si fa fatica a non cadere.

E il nuovo Dpcm del Governo, andato in vigore da ieri 19 ottobre (Leggi), ha tentato di mettere in campo misure che non diano il colpo di grazia al Paese, demandando molte delle decisioni ai Sindaci, che dovranno basarsi sui bollettini locali.

E anche lo sport, che sembra essere un altro punto debole dell'emergenza, torna ad essere bersagliato dalle disposizioni (Leggi).

Nessuna attività che implichi contatto può essere svolta per ragioni di salvaguardia della salute delle persone. Ma questo cosa significa di fatto per le strutture che mettono a disposizione i campi da gioco e che su questi introiti affidano la maggior parte dell'utile?

Lo abbiamo chiesto ad Antonio Ruotolo, legale rappresentante della società sportiva che gestisce il Nuovo Polo San Gabriele: "Abbiamo ristrutturato i campi e le sale interne per un importo di circa 200mila euro ed è dura riuscire a rimpinguare a stretto giro questo ingente investimento. Considerando anche che, a parte la breve interruzione, che ci stava ridando un pó di luce, le partite amatoriali sono state nuovamente interrotte. La situazione così è tornata notevolmente a complicarsi, se si pensa che circa il 50% del sostentamento deriva da questo. Anche nel bar adiacente i campi abbiamo portato avanti dei progetti di riqualificazione, ma non riaprirà per adesso, causando anche qui un danno economico alla struttura".

Una realtà molto viva, dunque, che dava lavoro non solo al personale interno al polo, ma anche a ditte esterne, senza dimenticare le scuole di calcio di pallavolo, di basket per cui si prevede la perdita dei rimborsi da parte delle associazioni.