La giovanissima vastese Rachele Lupi in libreria con "Occhi di ghiaccio, cuore di fuoco"

CULTURA mar 22 dicembre 2020

Vasto Esordio poetico per la studentessa con prefazione di Alfredo Rapetti Mogol

Attualità di La Redazione
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La giovanissima vastese Rachele Lupi in libreria con "Occhi di ghiaccio, cuore di fuoco" ©Vastoweb
La giovanissima vastese Rachele Lupi in libreria con "Occhi di ghiaccio, cuore di fuoco" ©Vastoweb

VASTO. Esordio promettente in poesia per la giovanissima Rachele Lupi, studentessa vastese sedicenne da sempre appassionata di lettura e di scrittura, che debutta in libreria con la raccolta poetica "Occhi di ghiaccio, cuore di fuoco", editato dalla Aletti, con la prefazione del noto paroliere Alfredo Rapetti Mogol, in arte Cheope.

Una firma illustre, quella di Cheope, figlio del noto paroliere Mogol ed autore di successo anch'egli, avendo consegnato alla storia della musica italiana tanti testi fortunati, come "Battito animale", "Due", "Stai con me" di Raf, "Il chitarrista" del compianto Ivan Graziani e per Laura Pasini "Strani amori", "Incancellabile" e "E ritorno da te", solo per citarne alcuni. Ora Cheope presta la sua competenza per valorizzare l'opera di questa autrice che si affaccia al mondo editoriale e le riserva parole lusinghiere.

Scrive Cheope: «La poesia di Lupi è uno specchio dove tutti troviamo qualcosa che ci assomiglia, qualcosa che sentiamo profondamente nostro perché l’autore si mette in una relazione, senza soluzione di continuità, con l’universo intero, le cre­ature viventi e persino gli oggetti, facendo vibrare tutto di una luce calda, rassicurante anche quando le circostanze lo portano a dichia­rare “tremo al tuo nome”. La sua scrittura poetica emette scintille di un passato amato, come stelle che nonostante non esistano più da millenni ci regalano ancora la magia della loro luce».

Nonostante la giovanissima età, Rachele ha già vinto concorsi di poesia ed ha le idee ben chiare su cosa rappresenti per lei la poesia e la figura del poeta oggi. «Mi sono fatta un’idea ben precisa di colui che viene definito “poeta”: un individuo contemplativo e preciso, ma allo stesso tempo sensibile e fragile. Da qui è partita l’idea del titolo: “occhi di ghiaccio”, indicanti, appunto, la scrupolosa azione dell’osservare e porsi domande in maniera razionale, e “cuore di fuoco”, elemento appartenente ad ogni artista, rappresentante la voglia di andare oltre le semplici domande, cercando di darsi delle risposte, che siano o meno razionali» ha affermato, svelando anche di seguire una struttura compositiva ben precisa nella creazione delle poesie. «Parto sempre da un’accurata analisi delle emozioni che vivo e delle circostanze in cui mi trovo. Queste, poi, vengono tramutate in sensazioni rivissute grazie a un profumo, una foto, un oggetto personale, un luogo, una persona».

Rachele frequenta il liceo classico di Vasto e insieme allo studio continua a coltivare le sue passioni. Tra i suoi interessi artistici, non c'è solo la poesia, a cui ha iniziato ad avvicinarsi all'età di dodici anni, quando compose i suoi primi versi, ma anche la musica. Suona il pianoforte dall'età di otto anni. Come ogni buon allievo, Rachele studia, consapevole del valore della formazione nel raggiungere un livello alto nella scrittura e si dedica con passione allo studio della letteratura italiana e inglese. Ah, il suo poeta preferito è Giacomo Leopardi.

 

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