Morte Anna Zinni, dall'autopsia confermata la sospetta embolia polmonare
Vasto Tra 90 giorni i risultati della perizia per scoprire le cause del decesso
VASTO. E' durata circa quattro ore l'autopsia sul corpo della giovane Anna Zinni, la mamma di Vasto deceduta lo scorso 23 marzo per circostante in corso di accertamento da parte della Procura di Vasto (Leggi).
Ad effettuarla è stato il medico legale Cristian D'Ovidio insieme allo specialista in medicina interna e cardiologia Aldo Salvi (primario del Pronto Soccorsodi Ancona). Presenti anche i consulenti di parte nominati dai 4 medici indagati nelle figure del dottor Raffaele Ciccarese e del dottor Dino Ranalli, mentre per i familiari della giovane c'era la dottoressa Elena Ulacco.
Dall'esame autoptico è stata confermata la sospetta l’embolia polmonare che poi avrebbe portato al decesso della giovane. Dunque è stato ribadito quanto riportato sul certificato di morte della ragazza dai medici del San Pio. Ma per avere certezza di cosa abbia provocato la morte della giovane sarà necessario attedendere gli esami istologici, tossicologici e la biopsia. Dunque ci vorrano i canonci 90 giorni.
Per ora sono 4 gli indagati, tutti medici del San Pio, accusati di omicidio colposo e che sono difesi dagli avvocati Antonello Cerella, Silvia Ranalli, Donatella Monaco e Arnaldo Tascione.
Intanto i legali della famiglia Zinni quindi Raffaele Giacomucci, Isabella Mugoni e Elisa Pastorelli tengono a precisare che: "Per avere certezza sulle cause del decesso di Anna bisognerà attendere i risultati degli esami. Vogliamo accertare se ci sono responsabilità o meno dei medici che l'hanno presa in cura e se è stato eseguito in maniera corretta il protocollo delle cure sanitarie da applicare per il suo caso".