Minacce e molestie nei confronti della sorella, rinvio a giudizio per un 64enne di Scerni

Codice rosso ven 26 maggio 2023

Scerni Le vittime si costituiscono parte civile, sono 9 i capi d'imputazione

Cronaca di Miriam Giangiacomo
2min
Violenza,  foto d'archivio ©Web
Violenza, foto d'archivio ©Web

VASTO. E' stato disposto dal giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Vasto, dottoressa Anna Rosa Capuozzo, il rinvio a giudizio per il 12 luglio 2023 di A.S, 64 anni, originario di Scerni ma residente a Firenze, nei confronti del quale nel mese di novembre dello scorso anno è stato emesso il Codice rosso (Leggi) per minaccia, molestia ed atti emulativi nei confronti della sorella, M.G.S., 52 anni, di Scerni, difesa dall'avvocato Guido Giangiacomo. La donna durante il solo 2022 aveva sporto ben sette denunce nei confronti del fratello.

Sono 9 i capi d'imputazione di cui due, furto e danneggiamento, estesi anche alla madre dei due fratelli, M.T. di 93 anni, invalida civile difesa dall'avvocato Alessandra Cappa e beneficiaria di un'amministrazione di sostegno, che si è costituita parte civile insieme alla figlia M.G.S.

L'anziana era già stata individuata come persona offesa sin dalla fase precedente della vicenda giudiziaria in quanto proprietaria di alcuni beni sui quali sarebbero stati commessi da A.S. reati di furto e danneggiamento.

Il pm ha dato inoltre parere contrario alla richiesta di revoca dell'ordinanza cautelare da parte dell'uomo.   

La vicenda ha preso il via nel 2020, da quando cioè M.G.S. avrebbe iniziato ad accusare le prepotenze dell'uomo, di cui molte sono state filmate da una telecamera di sicurezza da lei installata. Il fratello, proprietario di una casa adiacente a quella della signora, l'avrebbe ingiuriata, avrebbe posizionato una moltitudine di videocamere per controllare ogni suo movimento e tagliato più volte gli pneumatici della sua auto, avrebbe scagliato contro di lei e nella sua proprietà rami ed arbusti, e portato via la cassetta della posta, il numero civico e il citofono. 

Avrebbe poi messo blocchi in cemento vicino al cancello carrabile impedendole il transito, recidendole inoltre la guaina del tetto dell'abitazione e imbrattandone le mura esterne. Oltre a questo, le avrebbe aizzato contro il suo pastore abruzzese e lei, per sfuggire all’aggressione, è salita su un albero, cadendo e riportando lesioni alla caviglia

L'uomo l'avrebbe anche colpita con una pietra provocandole danni al ginocchio per i quali ha riportato una prognosi di 25 giorni, impedendo poi alla Protezione civile di entrare in casa per portarle il cibo dal momento che a causa del ginocchio era impossibilitata dal guidare. Inoltre, sfondata una parete divisoria, si sarebbe introdotto nella casa della sorella causandole una lussazione a un dito della mano. E infine, rimasta senz'acqua per la rottura di un tubo, la donna ha dovuto usare per giorni un secchio per i suoi bisogni perché il fratello avrebbe impedito l'ingresso in casa dell'idraulico.

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