Operazione “Eterno riposo”: un indagato si oppone al risarcimento al Comune
Vasto Il 5 marzo in aula davanti alla Corte dei conti dell’Aquila
![Il cimitero di Vasto ©Vastoweb](https://termoli.cdn.pressnews.network/1083546/e9e931_IMG_6559_HomeIm_800x400.jpg)
VASTO. Ammonta a circa 36 mila euro la somma che la Procura regionale della Corte dei conti ha chiesto come pagamento ai tre dipendenti comunali coinvolti nell’operazione “Eterno riposo” del cimitero di Vasto (Leggi).
Quest’ultima, risalente al 2018 e condotta dal personale del Commissariato di Vasto, riguardava la gestione parallela di inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione dei feretri a danni di privati cittadini e del comune della città.
Delle tre persone coinvolte, secondo i magistrati, nel risarcimento a favore dell’ente vastese due devono pagare circa 16 mila euro ciascuno, mentre il terzo, L. L. quasi 3 mila euro.
Quest’ultimo è difeso dall’avvocato Antonello Cerella, il quale il 5 marzo si opporrà alla richiesta di risarcimento presentata dalla Corte dei conti dell’Aquila.
La condanna non è ancora definitiva e nell’aprile 2023 l’uomo è tornato in servizio (Leggi) presso il comune di Vasto, però, con un’altra mansione.
Gli altri due dipendenti, ora in pensione, hanno invece patteggiato due anni di reclusione.