Rubano carte prepagate da un'auto in sosta, in manette 3 pregiudicati

Furto al mare lun 30 luglio 2018

Vasto Si tratta di B.F.46enne, S.M. 45enne e Z.P. 52enne

Cronaca di La Redazione
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I tre arrestati: B.F.46enne, S.M. 45enne e Z.P. 52enne ©Vastoweb
I tre arrestati: B.F.46enne, S.M. 45enne e Z.P. 52enne ©Vastoweb
Arrestati 3 vastesi per furto in auto e utilizzo indebito di carte di pagamento

VASTO. A seguito di una particolare recrudescenza di furti su auto in sosta prevalentemente perpetrati con effrazione dei deflettori ed impossessamento di effetti personali ed altro, i Carabinieri della Compagnia di Vasto, hanno conseguentemente adeguato lo strumento operativo di controllo del territorio.

I furti erano rivolti, nella maggior parte dei casi, ad auto di turisti in transito sul litorale compreso tra Punta Aderci/Punta Penna e Vasto Marina.

I malfattori, approfittando della temporanea assenza dei proprietari, dopo aver in qualche modo individuato le potenziali vittime, praticano effrazione ai deflettori dell'auto e ne saccheggiano il contenuto, talvolta riuscendo ad utilizzare anche le carte di pagamento.

Nel pomeriggio di venerdì scorso, 27 luglio, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, in servizio perlustrativo in abiti civili, intercettavano un'autovettura Renault Clio di colore nera condotta da una persona nota all'Ufficio per pregiudizi di polizia contro il patrimonio e la moglie, anch'ella nota per fatti analoghi. Il tipo di autovettura era stata segnalata nei giorni scorsi come probabile veicolo in uso ai cosiddetti "predoni della riviera", motivo per cui i militari operanti iniziavano un pedinamento discreto a distanza.

L'atteggiamento del conducente faceva sorgere seri dubbi che la coppia fosse alla ricerca di auto da depredare in quanto si aggirava nei parcheggi a ridosso delle citate località balneari, più affollate e ritenute evidentemente più "paganti".

Il veicolo, infatti, procedeva molto lentamente ed effettuava brevi soste verosimilmente per individuare le vittime che potessero lasciare i propri effetti personali a bordo delle loro auto.

I carabinieri in Ocp (osservazione, controllo e pedinamento) avevano la necessita di osservare a distanza per evitare di essere riconosciuti, ancorché in abiti civili.

I militari operanti avevano poi modo di rilevare un aumento della velocità in direzione nord, comportamento che ingenerava il sospetto che la coppia avesse raggiunto il proprio scopo.

Giunti in prossimità di un esercizio commerciale gestito da cinesi la donna scendeva dal veicolo, accedeva all'esercizio e ne usciva dopo poco con un cappellino da baseball.

L’atteggiamento rafforzava l'ipotesi che probabilmente la coppia si fosse già impossessata di carte di pagamento e che il berretto sarebbe servito per neutralizzare l'occhio delle telecamere degli istituti di credito presso i cui sportelli, di lì a poco, si sarebbero recati, con ampia probabilità, per "monetizzare" la loro attività.

L'intuizione dei militari si rilevava corretta tanto che dopo poco minuti la coppia si incontrava con un terzo uomo, anche lui noto agli operanti, il quale si recava "berretto indossato" presso lo sportello del Credito Cooperativo di Viale Perth ove tentava di incassare contanti.

Avuta la conferma circa la bontà della loro intuizione, i Carabinieri decidevano di bloccare il terzetto e condurli presso gli Uffici della Compagnia per ulteriori accertamenti. Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, i tre venivano trovati in possesso di due carte di pagamento ricaricabili precedentemente trafugate da una vettura in sosta sul litorale di Termoli.

I tre soggetti, B.F.46enne, S.M. 45enne e Z.P. 52enne tutti residenti a Vasto, venivano quindi tratti in arresto in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e utilizzo indebito di carte di pagamento. Si riusciva poi a individuare la vittima, una coppia originaria di Bonefro che stava trascorrendo una giornata al mare e che non aveva ancora realizzato di essere stata vittima del furto.

La refurtiva recuperata veniva restituita ai legittimi proprietari e i tre arrestati venivano ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in attesa del Giudizio Direttissimo a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vasto, Dott. Michele Pecoraro.

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