Omicidio d'Elisa, riduzione pena per Di Lello a causa dello stato di salute
Vasto La Corte d'Assise D'Appello dell'Aquila ha reso note le motivazioni della sentenza che ha ridotto la pena
VASTO. Sono state rese note dalla Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila le motivazioni che hanno portato ad uno sconto di pena per Fabio Di Lello, colpevole di aver ucciso a colpi di pistola Italo d'Elisa, il giovane che investì sua moglie in strada.
Inizialmente, in primo grado Fabio Di Lello fu condannato a 30 anni di carcere (LEGGI), mentre il procuratore capo della Repubblica Giampiero Di Florio aveva chiesto l'ergastolo. Successivamente la Corte ammise la perizia psichiatrica affidata al professor Renato Ariatti (LEGGI). Nell'ultima udienza di secondo grado del 10 luglio scorso la pena è stata ridotta da 30 a 20 anni di reclusione e le motivazioni rese note a fine settembre sono dovute alla grave depressione che ha colpito Fabio Di Lello dopo la morte della moglie Roberta.
La famiglia di d'Elisa ed il legale Pompeo Del Re al momento non commentano, riservandosi l'ipotesi di ricorrere in Cassazione. Stessa posizione da parte dei legali di Di Lello Milia e Andreoni. Quest'ultimo ha dichiarato: "Al momento non commentiamo nulla. Dobbiamo studiare il fascicolo con le motivazioni che è molto corposo e valutare se fare ricorso o meno in Cassazione entro 45 giorni".