"Eterno Riposo", Baccalà: "I 2 indagati possono fare ritorno a Vasto"
Vasto "Per loro è scattato l'obbligo di presentazione davanti l'Autorità di Polizia Giudiziaria
VASTO. Antonio Recinelli e Luisito Lategano non devono più sottostare al divieto di dimora, cioè risiedere fuori Vasto. Così, è stato deciso dal giudice per l'indagini preliminari Italo Radoccia.
L'avvocato Massimiliano Baccalà, che difende Recinelli insieme al collega Orlando, ha dichiarato: "Per il mio cliente e per Luisito Lategano che è difeso dall'avvocato Cerella è scattato l'obbligo di presentazione davanti l'Autorità di Polizia Giudiziaria, in quanto è stata accolta la nostra istanza".
I due in data 30 agosto erano stati sottoposti nuovamente ai domiciliari dal personale della Squadra Anticrimine del Commissariato in esecuzione di ordinanza applicativa di nuova misura cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto. Questo perché avevano avevano ripristinato vecchi contatti con luoghi e persone dei fatti di reato, con evidente pericolo di inquinamento degli elementi di prova a loro carico. Misura quest'ultima sostituita tra fine settembre ed i primi di ottobre con il divieto di dimora a Vasto.
Oltre a Recinelli, D'Ambrosio e Lategano, altri 14 privati sono finiti nei guai perché accusati di aver avallato il sistema. I tre indagati erano incaricati di pubblico servizio presso il Cimitero di Vasto, e secondo i magistrati avevano posto in essere una vera e propria attività illecita in grado di fruttare loro denaro contante, noncuranti della normativa vigente in materia e utilizzando l'Ufficio Pubblico per il loro profitto personale. Tra i reati contestati ai tre quelli di induzione indebita a dare utilità, tentata concussione e vilipendio di cadavere.