Mario Tinari: «Siamo indignati per l'asta dei vini dell'Hotel Rigopiano»

LA SCOPERTA sab 09 novembre 2019

Vasto Il papà di Jessica: "E' stato superato il limite dell'indecenza"

Cronaca di Federico Cosenza
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Mario Tinari ©Vastoweb
Mario Tinari ©Vastoweb

VASTO. E' delle ultime ore la notizia che sono state messe all'asta, lo scorso 30 ottobre, diverse bottiglie di vino pregiato che si trovavano nell'Hotel Rigopiano il 18 gennaio 2017, tragico giorno in cui una valanga provocò la morte di 29 persone. Una scoperta che ha provocato choc, rabbia e indignazione delle famiglie delle vittime.

A riguardo Mario Tinari, papà di Jessica, ha affermato: "Siamo indignati per questa scoperta. In quella tragedia oltre ai nostri cari sono morti anche 11 lavoratori dell'albergo. E' stato superato il limite dell'indecenza".

Come riporta l'Ansa, a rendere nota la macabra vicenda è stato l'avvocato Romolo Reboa che ha dichiarato:

"Le ha messe in vendita il curatore del Fallimento 70/2010, Del Rosso srl, mentre non è conosciuto chi farà il macabro brindisi al prezzo di aggiudicazione di 1.800 euro e ha partecipato per rilanciare, dato che il prezzo base era di 700 euro. L'annuncio è apparso sul sito Aste Giudiziarie e ciò che ha sconvolto i miei assistiti è che vi è stata una macabra asta che ha visto più persone competere per assicurarsi le bottiglie della cantina della morte".


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