"L’ombra dell’ultimo manto": intrigo internazionale in cui l’Abruzzo è protagonista

il libro dom 24 aprile 2022
Cultura e Società di Lorenzo Salerni
4min
"L’ombra dell’ultimo manto":  intrigo internazionale in cui l’Abruzzo è protagonista ©Vastoweb
"L’ombra dell’ultimo manto": intrigo internazionale in cui l’Abruzzo è protagonista ©Vastoweb

VASTO. Affari legati allo stato, tradizioni antiche e questioni personali si aggrovigliano tra di loro per comporre una storia articolata, anche per mondi e personaggi diversi, che si sviluppa in giro per il globo, dove l’Italia ed in particolare l’Abruzzo rivestono un ruolo centrale e solo la conclusione ha il compito di consegnare al lettore la risoluzione del tutto. In questo modo si può delineare il nuovo romanzo intitolato “L’ombra dell’ultimo manto “ dello scrittore sulmonese Massimo Carugno che ha voluto presentare questo suo ultimo scritto in occasione di un incontro, avvenuto nella giornata di ieri presso il Polo Bibliotecario Comunale "Raffaele Mattioli" di Vasto, a cui hanno preso parte l’avvocato Gabriella D'Angelo e l’assessore all’ecologia ed all’ambiente, Gabriele Barisano.

Carugno, dopo il successo del suo esordio da scrittore con “La foglia d’autunno”, ha fatto ritorno, dopo più di due anni, con il suo secondo romanzo pubblicato proprio in questo mese dal nome “L’ombra dell’ultimo manto” sempre per la collana PaperHill, che vede ancora una volta al centro del racconto la sua amata città di Sulmona, luogo in cui vive, dove però in questa occasione svolge un ruolo importante in un complesso intrigo internazionale.

È un avvocato di Sulmona e grande appassionato di politica, che tramite un sogno è riuscito a passare dalla stesura di atti giudiziari alla scrittura di romanzi”: così l’avvocato Gabriella D’Angelo ha introdotto lo scrittore. Infatti è stata proprio un’esperienza onirica non compresa all’inizio, ma solo in seguito, ad aver conferito all’autore la passione per la scrittura.

È stato presente anche l’editore dei due libri sopracitati, Riccardo Condò, che ha sottolineato come il pubblico di Carugno sia eterogeneo e non circoscritto ad un unico luogo, a cui poi ha aggiunto la particolarità del suo stile:” Riesce facilmente a fondere la descrizione dei luoghi con la trama“. 

L’assessore con la delega all’ambiente, Gabriele Barisano, ha affermato di essere stato colpito dai piccoli indizi che l’autore fa trapelare in ogni capitolo per appassionare ed incuriosire il lettore e li ha considerati come “piccole pennellate date ad un grande affresco quale rappresenta questo libro” a cui poi ha voluto sottolineare come la presenza di Sulmona sia “un atto d’amore per la sua città“.

Una volta aver preso la parola, Massimo Carugno ha cercato di delineare in generale il suo scritto:” Il tema di fondo del romanzo è rappresentato da vicende umane che ruotano intorno al riscatto ed alla redenzione. All’inizio vi è un brutto fatto che porta ad una sorta di dannazione che accomuna tutti i personaggi e dalla quale loro devono riscattarsi. Questo rappresenta un po’ il filo conduttore di natura sociale, etica e spirituale di questa serie di racconti paralleli tra loro”

Sei sono le diverse storie del romanzo che trattano  ad esempio argomenti  come l’amore e la politica e si intrecciano  con coordinate spaziali e temporali tra loro differenti. Infatti tanti sono gli anni percorsi ed i luoghi sparsi per il globo che vanno dal Senegal al Congo, dalla Tunisia ad Israele, per arrivare all’Austria e all’Italia, la maggior parte frutti della sua esperienza diretta. Questo perché l’autore fin da piccolo con la sua famiglia ha vissuto in paesi come il Senegal ed il Congo, per andare poi al Ruanda ed al Burundi, ed è stato diretto testimone anche di eventi drammatici come la rivolta del Kivu.

Solo alcune sono state  le storie a cui si è fatto riferimentoUn’ importanza centrale è rivestita dalla  protagonista Giulia che a Sulmona, durante le vacanze pasquali, segnatamente nella Domenica delle Palme, viene avvicinata da un’oscura donna con intenti minacciosi. Un’ altra storia inizia lungo il litorale tunisino, dove viene descritto un incontro segreto tra un ebreo ed un palestinese in cui cercano di architettare delle oscure trame. Poi ancora si è fatto riferimento ad una singolare vicenda ambientata in Italia, per la precisione nel Vaticano dove ha un ruolo importante un cardinale chiamato Tilli. È un cognome importante questo per la storia vastese. Infatti  l’autore per questo personaggio si è voluto ispirare alla figura di Francesco Tilli, segretario ed uomo di fiducia del ministro Remo Gasperi ai tempi della Democrazia  Cristiana, considerato il “deus ex machina “ della politica gasperiana.

Come questo politico ha avuto un ruolo preponderante nell’amministrazione del nostro paese, così questo cardinale è fondamentale all’interno del Vaticano, in quanto è il Segretario di Stato e si trova ad affrontare la scomparsa di un Papa e la sua successione.

L’autore ha sottolineato come tutto il suo romanzo sia stato abbellito con numerosi misteri che si celano all’interno di ogni singolo capitolo e vanno dalle tradizioni legate alla città di Sulmona fino ad alcuni arcani contenuti nella storia della Chiesa come affreschi insoliti di Raffaello nella Stanza della Segnatura a Roma e le immagini presenti sui piedistalli delle colonne che reggono il baldacchino dell’altare maggiore all’interno della basilica di San Pietro.

Tutto questo enorme intrigo internazionale per i tanti stati coinvolti e composto da storie intrecciatedi diversa natura e ricche di misteri, trova la sua totale comprensione e conclusione nell’ultimo rigo dell’ ultima pagina del libro.

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