La cultura rom e sinti tra musica e poesia "perché la conoscenza porti al rispetto"

Giornata della Memoria gio 26 gennaio 2023

Vasto Gennaro Spinelli ha portato in scena lo spettacolo "Arte e memoria"

Cultura e Società di Lea Di Scipio
2min
La cultura rom e sinti tra musica e poesia "perché la conoscenza porti al rispetto" ©vastoweb.com
La cultura rom e sinti tra musica e poesia "perché la conoscenza porti al rispetto" ©vastoweb.com

VASTO. "L'Olocausto di rom e sinti è sconosciuto, una memoria messa da parte. Si chiama Samudaripen, una parola che ci stiamo impegnando a diffondere. Abbiamo chiesto di parlare con i giovani per fare in modo che la conoscenza possa portare al rispetto e alla pacifica coesistenza. Siamo intolleranti verso ciò che non conosciamo, ma più ci si avvicina all'altro e più ci si rende conto che siamo uguali. C'è chi sbaglia e deve pagare, ma mai fare di tutta l'erba un fascio". 

Gennaro Spinelli ha portato in scena, insieme ad Alex Gisondì, Marco Vignali, David Perpetuini e Evedise Spinelli, lo spettacolo "Arte e memoria" sul palco del Teatro Madonna dell'Asilo a Vasto, in un doppio appuntamento, la mattina riservato alle scolaresche e il pomeriggio aperto a tutta la cittadinanza. 

Un viaggio tra musica, poesia e parole basato sulla cultura rom, organizzato dall'Anpi Vasto, dal Club Unesco Vasto, dall'Assessorato alla Cultura del Comune e la Consulta giovanile.

Il presidente dell'Anpi Vasto Domenico Cavacini ha detto: "Alcuni aspetti sono poco conosciuti come il Samudaripen, ma anche altri che sono stati deliberatamente smorzati o rimossi come la responsabilità del regime fascista nella persecuzione degli ebrei. Tante le iniziative in campo in questi giorni come l'esposizione di oltre 130 foto di lavori realizzati da internati ieri inaugurata e che resterà nel centro Aldo Moro di San Salvo per tutta la settimana, mentre la prossima verrà ospitata all'auditorium dell'istituto Palizzi di Vasto".  

Presente l'assessore alla Cultura Nicola Della Gatta: "Giovanni Tesio, docente dell'università del Piemonte Orientale, ha parlato dello scadimento della Memoria nell'oblio. È giusto ricordare, ma bisogna anche fare attenzione a come avviene la consegna a chi non ha vissuto l'olocausto e ne ha solo sentito narrare. Su di noi pesa una testimonianza che non deve scadere nella retorica. Una macchina di morte ben collaudata che ha mandato a morte non solo il popolo ebraico, ma anche altre minoranze falcidiate dall'odio. Mai lasciare da parte anche solo uno di quei morti cui bisogna rendere giustizia. A Vasto abbiamo l'esperienza del campo di internamento di Istonio marina, luogo di deportazione di anarchici, politici e giornalisti che poi raggiungevano quei luoghi di morte. Anche oggi ci sono minoranze i cui diritti non sono riconosciuti e dobbiamo tramandare la memoria per rendere potente la conoscenza". 

E Bianca Campli, presidente Club UNESCO ha sottolineato: "La persecuzione di rom e sinti è consegnata all'oblio è oggi colmiamo una lacuna. Mancava il ricordo di chi assieme agli ebrei costituiva l'altro da sé insopportabile e da eliminare". 

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