Alla Spataro di Gissi “Cento passi” in memoria delle vittime della Mafia

La giornata mer 24 maggio 2023
Cultura e Società di La Redazione
2min
Alla Spataro di Gissi “Cento passi” in memoria delle vittime della Mafia ©Vastoweb
Alla Spataro di Gissi “Cento passi” in memoria delle vittime della Mafia ©Vastoweb

GISSI. Tutte le scuole dell’Omnicomprensivo oggi hanno celebrato la Giornata della Legalità. Alunni e docenti dell’Istituto, alla presenza della Dirigente Scolastica, Dott.ssa Aida Marrone, hanno condiviso profonde riflessioni. 

I ragazzi dell’I.T.E. nella mattinata di martedì 23 maggio, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico “G.Spataro” di Gissi, hanno ricordato la Strage di Capaci avvenuta il 23 maggio 1992 e celebrato la memoria di tutte le vittime della mafia.

La mattinata si è aperta con la visione del documento integrale del giorno della strage, mandato in onda dalla RAI come edizione straordinaria del telegiornale del tempo. Molto forti le immagini della morte di Giovanni Falcone, di sua moglie e dei tre agenti della scorta. A seguire i ragazzi hanno vissuto momenti di intensa emozione attraverso la lettura di poesie e brani dedicati a tutte quelle persone cadute per mano della mafia. Letture toccanti i tre brani in poesia che ripercorrono alcune tappe dolorose della mafia.

"Chiuso per lutto" di G.Bufalino sintetizza il forte attaccamento alle radici siciliane del poeta, ma anche la rabbia dolorosa per una piaga, quella della malavita, che appare atavica ed invincibile: i versi sono forti, diretti, efficaci e struggenti. Anche Mario Luzi, nel poemetto "Palermo, Aprile '86", descrive l'angosciante cappa di attesa che la città respira durante lo storico maxiprocesso che vedrà "affiorare" 476 imputati: è una svolta, purtroppo epocale, che spingerà anche gli intellettuali più indipendenti come Luzi a virare la lirica verso il concetto di poesia civile che vuole gridare e denunciare.

Un brano struggente la dedica poetica che Alda Merini, pochi giorni dopo la strage di Capaci, fece a Giovanni Falcone. Molto significative le sue parole anche nella poesia dedicata a Peppino Impastato “Lunga è la notte e senza tempo. Il cielo gonfio di pioggia non consente agli occhi di vedere le stelle”.

Particolarmente commovente la lettura del discorso che Paolo Borsellino pronunciò in memoria di Giovanni Falcone, amico e compagno di lavoro, in occasione della Veglia nella Chiesa di Sant’Ernesto, a Palermo il 23 giugno 1992. 

Parole che invitano a riflettere: “La speranza è stata vivificata dal suo sacrificio. Dal sacrificio della sua donna. Dal sacrificio della sua scorta”.

A sugellare un momento carico di emozione la canzone “Cento passi” tratta dal film omonimo sulla vita di Peppino Impastato che ha unito i ragazzi in un unico coro “allora dimmi se tu sai contare dimmi se sai anche camminare contare, camminare, insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani. Allora uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, centopassi...” La giornata si è conclusa con le parole della Dirigente Scolastica, dott.ssa Aida Marrone “Falcone ripeteva sempre che gli uomini passano ma le idee continuano a camminare sulle gambe di altri uomini. 

 La mafia è un qualcosa di umano, di storico e come ogni cosa umana ha un inizio e una fine. La mafia bisogna combatterla affinché non si ripetano più gli errori del passato e non si piangano più vittime innocenti”

La mafia agisce in silenzio, noi invece dobbiamo urlare NO ALLA MAFIA, NO ALLA STRAGE DI INNOCENTI!!!!."

La redazione della scuola.




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