La lotta contro la violenza sulle donne protagonista alla Spataro
Gissi, Casalbordino Studenti e studentesse si uniscono per sensibilizzare e sensibilizzarsi sulla tematica e dare voce a chi non ha più voce
GISSI. "Ancora freschi di indignazione e profondamente colpiti dall’ennesimo moto di orrore suscitato dalla morte di Giulia Cecchettin, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, studenti e docenti dell’Istituto Tecnico Economico “G. Spataro” hanno organizzato un momento di riflessione per sensibilizzare gli studenti e la comunità sulla gravità di questo fenomeno diffuso, ma ancora troppo spesso sottovalutato. Gli studenti hanno dimostrato impegno e umanità nel realizzare video e nell’allestire una mostra per dare voce alle esperienze e alle storie di molte donne vittime di violenza.
La giornata di attività si è aperta con un minuto di silenzio-rumore in ricordo di Giulia e di tutte le vittime di femminicidio. A seguire, la proiezione di video realizzati dagli studenti; brevi filmati toccanti e provocatori hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti, offrendo una rara occasione per riflettere sulla violenza di genere e sul suo impatto sulle vite delle donne. Non sono, poi, mancate letture per dare voce a chi non ha più voce per denunciare e canzoni sul tema.
Parallelamente, i corridoi dell’Istituto si sono trasformati in una vera e propria galleria d’arte, grazie ai cartelloni realizzati dagli studenti. Attraverso l’uso del colore rosso e di immagini potenti, questi manifesti sono riusciti a catturare l’attenzione di tutti i presenti. Ogni cartellone racconta la propria diversità, dimostrando l’impegno di tutti nello sviscerare le molteplici sfaccettature della violenza sulle donne e creando uno spazio per la discussione e la riflessione all’interno della scuola. In alcuni casi, veri e propri “muri parlanti”, costituiti da post-it contenenti messaggi di solidarietà e di incoraggiamento.
Di grande impatto è la mostra “Com’eri vestita?” curata dalle studentesse, dietro la supervisione delle docenti dell’istituto. Nata come adattamento del progetto americano “What were you wearing” e in collaborazione con Amnesty International, essa ha l’obiettivo di combattere gli stereotipi che contribuiscono a colpevolizzare le vittime di violenza per il loro modo di vestire. Dunque, uno spazio unico e organico, dove fotografie e installazioni hanno rappresentato un punto di incontro e di dialogo su un tema così urgente. Le ragazze hanno dimostrato una straordinaria capacità di comunicare le emozioni e le storie delle donne vittime di violenza attraverso una loro personale forma d’arte.
Sono state ricordate anche le donne che vivono ogni giorno le violenze, sottolineando l’importanza di prevenire i comportamenti pericolosi ed evitare gli atteggiamenti di sopraffazione.
“Questo evento è stato un modo per rompere il silenzio e sensibilizzare la nostra comunità sulla violenza di genere” - ha affermato la Dirigente dell’Istituto, Dott.ssa Aida Marrone - “Siamo estremamente orgogliosi degli studenti e delle studentesse che si sono impegnati in questa giornata di sensibilizzazione. Le ragazze si devono sentire libere di scegliere il loro compagno e di lasciarlo andare se capiscono che non è una persona con cui vogliono condividere progetti di vita. Bisogna fare attenzione anche a frasi come ”sei mia“ perché “sei mia” è possesso non amore e voi non siete di nessuno ma siete solo vostri, maschi o femmine non importa, è importante non dipendere da nessuno. Ai ragazzi si ricorda di rispettare tutte le donne, a partire dalla propria mamma che deve essere rispettata come persona”.
Siamo sicuri che queste iniziative contribuiranno a nutrire una consapevolezza sempre maggiore e a combattere la violenza sulle donne, una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme."
La Redazione, I.T.E. “G.Spataro”
