Mostra dell’artista Saverio Pantaleo al Foyer del Teatro "Fenaroli" di Lanciano

VASTO. Torna ancora a incantare con le sue opere l’artista di Vasto Saverio Maria Pantaleo che dal prossimo 4 maggio fino al 12 maggio terrà una mostra personale nel suggestivo Foyer del Teatro "Fenaroli" di Lanciano.

Il pittore di opere contemporanee aveva già dato lustro delle sue abilità in altre importanti occasioni.

Aveva preso  parte nel settembre scorso alla prima edizione di Sanremo Biennale “ARTEXPO” (Leggi) e in estate aveva tenuto sempre una sua mostra nelle sale del Palazzo Mattioli di Vasto al cui vernissage era stato presente anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi che aveva fatto tappa in città (Leggi).

“Guardando l'opera mi sono sentito subito catapultato indietro nel tempo, nel salotto di una signorile casa dei primi anni dell'Ottocento, davanti a un buon tè, anzi addirittura dentro la tazza di quel tè, decorata alla maniera di una tipica porcellana d'epoca. Un ambiente magico, sospeso, in cui il colore è più ornamentale che descrittivo e in cui la scena appare come sogno panico di delicata fattura”, aveva così descritto lo stesso critico d’arte ed ex sottosegretario di Stato alla Cultura Sgarbi a proposito delle opere del Pantaleo.

Tra i suoi apprezzamenti l’artista classe 1978 vanta anche le considerazioni della critica, storica dell’arte e allieva di Vittorio Sgarbi Leonarda Zappulla che così ha scritto: “Nel soffermarsi a guardare questi quadri si percepisce una sensazione di quiete che accende la scintilla per una leggera evasione verso il nostro mondo interiore. Sono una visione elegiaca e contemplativa che ci invita ad una serafica introspezione.”

“Questa estate ci sarà anche a Vasto una mia mostra ancora una volta.  Inoltre - fa sapere poi Saverio Maria Pantaleo - è prevista  una collettiva al Museo Gonzaga della durata di un mese sotto la visione del critico Ribuzzi nonché direttore del museo.”

Saverio Maria Pantaleo

Nasce a Chieti nel 1978. Frequenta la scuola superiore di Geometra a Vasto, in provincia di Chieti, ma quelle linee dritte non facevano per lui.

Da qui all'età di quattordici anni prese in mano il pennello e tramite la frequentazione di botteghe di pittori locali iniziando a dare forma al proprio stile come autodidatta, o quasi.

Dagli anni 2000 avia una lunga fase di ricerca e sperimentazione sia in Italia che all'estero al fine di delineare il suo peculiare linguaggio artistico, spinto dalla forte passione per l'arte e dall'esigenza di esprimersi dando voce, attraverso le opere, al suo io interiore.

Negli anni la sua voglia di dipingere cresce sempre di più, e l'autore sceglie di creare attraverso la pittura i suoi nuovi mondi, in cui ogni personaggio prende vita con un'emozione precisa da esprimere all'interlocutore.

Oggi espone regolarmente coinvolgendo i fruitori con l'uso di intense cromie, contrasti vibranti e testimoniando la contemporaneità del proprio vissuto attraverso la rivelazione nelle opere dei suoi mondi interiori.