Uncinetto e geometria iperbolica nei "coralli" di Marina Gallo e Angela Ciaffi

VASTO. Un progetto collettivo che ha coinvolto trasversalmente tutti gli altri corsi. Un'idea che ha viaggiato da New York ed è arrivata a Vasto grazie alle professoresse di matematica, esperte di uncinetto, Marina Gallo e Angela Ciaffi. 

"Strane geometrie" è un percorso sviluppato nell'ambito delle attività proposte dall'università delle Tre Età, in particolare all'interno del Laboratorio di (non) Matematica, giunto alla sua terza edizione, che ha visto la realizzazione di veri e propri manufatti che descrivono il modello espansivo dell'universo secondo la geometria iperbolica. 

Si tratta di colorate crochet, ovvero intrecci all'uncinetto che ricordano coralli marini, nati dal connubio tra maestria ai ferri e geometria non Euclidea. 

A sperimentare e progettare per prima la tecnica è stata Faina Taimina, artista lettone e docente della Cornell University, che ha trasformato in arte le forme iperboliche. 

"Una didattica scientifica finalizzata alla scoperta di un mondo spesso poco conosciuto, ma con il quale tutti noi ogni giorno veniamo in contatto, a partire dalle forme che la natura stessa ci offre. Abbiamo giocato anche con i tangram e i sudoku, parlato di geometria frattale, costruito un pallone da calcio affrontando il tema dei pentagono e degli esagoni. Tutto allo scopo di tenere la mente allenata, divertirci insieme e scoprire il mondo che ci circonda con occhi curiosi e rinnovati", spiegano le docenti, in attesa di diffondere i risultati del proficuo percorso, diretto in sinergia con il progetto "Matematica e Realtà" dell'Università di Perugia, in occasione del convegno conclusivo che si svolgerà il prossimo 24 maggio.