Piccoli alunni della Spataro alla scoperta dell’antica Gypsum

la storia sab 25 maggio 2024
Cultura e Società di La Redazione
2min
Piccoli alunni della Spataro alla scoperta dell’antica Gypsum ©Vastoweb
Piccoli alunni della Spataro alla scoperta dell’antica Gypsum ©Vastoweb

GISSI. Gli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado di Gissi, dell’Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro”, hanno vissuto tre intense giornate di studio dedicate al gesso nell’ambito del Progetto d’Istituto di Service Learning. La Scuola ha aderito al Progetto sulla Riserva dei Gessi dei Monti Frentani di Alessio Massari e ha lavorato insieme alla geologa dott.ssa Violetta De Luca del Gal Maiella Verde e ad Antonio Ottaviano, presidente dell’Associazione dei Lupi del Gesso. Antonio Ottaviano con l’Associazione dei Lupi del Gesso, da anni a Gissi, porta avanti un importante progetto di recupero, denominato progetto “MAGNA GYPSUM” VIA DELLE CANTINE E BORGO MUSEO DEL GESSO, il cui obiettivo è quello di riutilizzare le antiche cantine in gesso e gli ipogei come locali di stagionatura di salumi e formaggi e di affinamento di vini e creare un originale circuito turistico-esperienziale.

Il primo giorno la geologa ha incontrato le classi e ha presentato le caratteristiche del gesso come minerale e come roccia attraverso le geostorie.

Il secondo giorno c’è stata l’uscita con Antonio Ottaviano nell’antico borgo fortificato, castrum Gypsum, un viaggio affascinante a ritroso nel tempo verso il castello che non c’è più. Il piccolo centro storico conserva ancora intatto il suo splendore di borgo medievale con strette stradine. Le case realizzate interamente in gesso e ancora abitate sono un unicum del comune di Gissi. Si è potuto osservare i caratteristici affioramenti gessosi e approfondire tutte le peculiarità del Cristallo d’Abruzzo, come Antonio Ottaviano ha ribattezzato il gesso. Di grande interesse le cantine ipogee, gli alunni sono rimasti affascinati dagli ambienti dove in epoca medioevale erano riposte le armi, le munizioni, olio e ogni altro mezzo utile a difendere la cinta muraria in caso di assedio. Hanno ammirato una dimora primitiva dove l’uomo che abitava queste grotte rupestri cuoceva i suoi cibi e insieme ai cibi scopriva e iniziava a cuocere le pietre. Il luogo dove tutto è nato e si è sviluppato, dove l’uomo ha scoperto che lo stesso fuoco che cuoceva i cibi, cuoceva le pietre che usava come focolare che si modificavano e potevano essere facilmente frantumate e ridotte in polvere. Scoprì che impastando con acqua questa polvere, tornava ad indurire, e così iniziò a produrre questa polvere, per ricavare della malta legante per erigere le pareti delle prime abitazioni e poi a mano a mano per legare i blocchi sempre più grandi e squadrati per erigere, nelle epoche successive, case e poi palazzi signorili e chiese.

Il terzo giorno i ragazzi in classe hanno svolto la rielaborazione delle conoscenze acquisite realizzando dei Canva per la stampa di brochure e dépliant, con lo scopo di presentare le peculiarità del gesso e della cittadina di Gissi per accogliere e informare i turisti che visiteranno questi luoghi.

Un sentito ringraziamento agli esperti che hanno guidato gli alunni in questa interessante esperienza di studio.

 

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