Da verità e menzogna all'autenticità dei legami umani, la filosofia di Ferraro strega tutti
Vasto A "Filosofia sotto le stelle" in Piazza Barbacani il docente dell'Università Federico II di Napoli
VASTO. Non sono bastate le sedie per i presenti ieri sera in Piazza Barbacani all'edizione 2018 di Filosofia sotto le stelle. L'appuntamento organizzato dalla Nuova Libreria ha mostrato ancora una volta di essere apprezzato anche da chi non padroneggia la filosofia vera e propria. Ospite attesissimo ed ormai profondo conoscitore della location è stato il professor Giuseppe Ferraro, docente di Filosofia Morale all'Università Federico II di Napoli, ma anche docente nelle carceri, iniziatore del progetto Filosofia fuori le mura e tante altre cose.
Ferraro, introdotto prima dalla libraia Germana Benedetti e poi dalla professoressa nonché moglie Simona Marino, ha intrattenuto i presenti sul tema "Verità e menzogna". Cos'è l'una e cos'è l'altra? Non lo sappiamo, ma nessuna delle due potrebbe esistere senza quello che chiameremmo il suo contrario. La riflessione del filosofo è partita però a monte, dal significato originario della parola greca philosophìa, che non è mai stata realmente tradotta con un unico termine, quasi fosse un segreto da conservare nei secoli, e infatti si è prestata a più interpretazioni. Questo perché la filosofia è il sapere del saggio, non è quello nozionistico, né quello scientifico ma è un 'sapere saggiante'. "La sophia è il sapere ad esempio dell'artigiano, che non sa cos'è il legno, ma sa del legno".
E allora in maniera quasi intuitiva Ferraro ha spostato la medesima riflessione sul piano delle relazioni umane: "C'è una persona che orienta le nostre scelte, è la persona che amiamo, è il nostro significante, ciò che dà senso. Pensate alla pasta e fagioli, quando è buona è perché gli ingredienti sono legati bene insieme, quando non sa di niente c'è qualcosa che non va nel loro essere insieme. Le relazioni umane funzionano allo stesso modo, bisogna avere cura dei legami, affinché diano senso alla nostra vita".
La stessa libertà umana è fatta di legami, nessuno è libero se è solo, ed è forse la libertà a corrispondere alla verità? Certo è che se ci interroghiamo sulla verità nel nostro Paese non possiamo non riflettere sullo stato dei legami. In Italia la libertà sta viaggiando bassissima - ha detto Ferraro - perché temiamo di esprimere la nostra opinione per paura di venire attaccati, e allora verità e menzogna rappresentano davvero la realtà che stiamo vivendo. Fra loro due si staglia la notizia falsa, la fake news, che domina ogni cosa, che non giova a nessuno ma influenza tutti.
La verità è fragile, si nasconde e c'è solo una cosa che riesce a svelarla: è la parola, che la nasconde nuovamente e poi la disvela ancora. La parola è il rivolgersi all'altro, ma in modo autentico, senza pregiudizi, senza l'ostacolo che ci impedisce di vedere, sospendendo il nostro giudizio come facevano i filosofi seguaci di alcune correnti scettiche. E' una cosa che chiede impegno, che chiede attenzione, ma che migliora la qualità della nostra relazione con l'altro.
Solo allora recuperiamo ciò che siamo e vediamo nell'altro ciò che è: solo allora il nostro legame diventa autentico, vero.