“Gabriele Rossetti voleva riscrivere la storia della letteratura in senso esoterico”

scoperte dom 19 gennaio 2020

Vasto La presentazione al Centro Europeo di Studi Rossettiani de “I taccuini inediti”

Cultura e Società di Lea Di Scipio
2min
“Gabriele Rossetti voleva riscrivere la storia della letteratura in senso esoterico” ©vastoweb.com
“Gabriele Rossetti voleva riscrivere la storia della letteratura in senso esoterico” ©vastoweb.com

VASTO. “I taccuini inediti”, questo il titolo dell'ultima raccolta dedicata al poeta, critico letterario e patriota vastese, Gabriele Rossetti, frutto di un’attività di ricerca condotta negli ultimi quattro anni.

Pubblicata dal Centro Europeo di Studi Rossettiani, curata da Mariella Di Brigida e nata in collaborazione con il Comune di Vasto e l’Università “G. d’Annunzio”, nonché edita nella collana della Biblioteca del Particolare per Carabba, si tratta di una pubblicazione che offre “nuovi spunti di ricerca”.

I taccuini originali sono oggi conservati presso il Fondo Angeli-Dennis di Vancouver e il loro studio ha permesso di scoprire un nuovo volto di questo intellettuale, conosciuto ai più per i suoi studi danteschi.

“Si tratta di 9 taccuini – spiega Di Brigida - che contengono materiali di studio, sia edito che inedito. Molti di questi Gabriele Rossetti li ha rielaborati per le pubblicazioni e i saggi che ha prodotto durante i suoi anni da scrittore in Inghilterra. Altri invece sono rimasti allo stato di appunti e note, rimanendo un po' sepolti. Poi da Londra sono andati a finire, attraverso donazioni, all'archivio in Canada, dove giacevano da un po' e dove abbiamo avuto la possibilità, nonché l'onore e il piacere di ritrovarli e di darli finalmente alla luce. Grazie a tutto questo materiale si entra nell'officina scrittoria di Gabriele Rossetti, si vede il suo metodo di studio e di lavoro. Abbiamo consolidato delle conoscenze che già avevamo e ne abbiamo acquisite di nuove. Per esempio abbiamo scoperto un Gabriele Rossetti esperto non solo di Dante, e questo era già acclarato, ma anche di Petrarca, di Boccaccio, di Cecco d’Ascoli, tanto da voler riscrivere la storia della Letteratura Italiana in senso esoterico. Lui era convinto che esistesse una setta di scrittori che per paura dell'Inquisizione e della censura ha taciuto i veri intenti nelle proprie opere, nascondendole sotto candido velo. Tutto questo è rimasto un po' sepolto e Gabriele Rossetti ha tentato di svelarlo. Da Petrarca, a Tasso, passando per tutti gli scrittori del Medioevo al Rinascimento. Riteneva che questi che avessero intenti antipapali e antiecclesiastici. Dopo di lui anche altri scrittori hanno ripreso questi studi e, anche se in blocco possono sembrare anomali, tant’è che Rossetti stesso pagò per il peso di certe dichiarazioni e bizzarrie, forse un fondo di verità c’è. Non ha mai pubblicato questi studi perché gli è mancato probabilmente il coraggio, dopo le critiche ricevute sugli studi danteschi. Abbiamo, inoltre, scoperto poesie inedite di Gabriele Rossetti che non si conoscevano e che non erano mai state pubblicati dall'autore”.

"Componimenti che hanno un grande valore, caratterizzati da echi romantici molto forti che ricordano a tratti la malinconia foscoliana", ha sottolineato Mirko Menna.

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