Il contrasto al gioco d’azzardo in Abruzzo: alcuni dati e alcune iniziative

Ludopatia mar 14 giugno 2022

Un approccio sbagliato al gioco: le preoccupazioni del Ser.D.

Dal web di La Redazione
4min
Il contrasto al gioco d’azzardo in Abruzzo: alcuni dati e alcune iniziative ©Istok
Il contrasto al gioco d’azzardo in Abruzzo: alcuni dati e alcune iniziative ©Istok

ABRUZZO. La ludopatia è una piaga della società moderna, che colpisce da nord a sud tutta l’Italia, ma in Abruzzo di più! La regione, infatti, secondo i dati più recenti è al primo posto per cifra spesa nelle scommesse e nel gioco d’azzardo : se la media nazionale pro capite è di 1.700€ all’anno, corrispondenti al 7% del Pil, in Abbruzzo si spendono 1 .900€ annui corrispondenti al 9,7% del Pil! Il dato assume una dimensione ancora più importante, se si pensa che le statistiche non sono calcolate solo sul numero effettivo dei giocatori, bensì sul totale della popolazione, minorenni compresi.La diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo in Abruzzo preoccupa il sistema sanitario, nello specifico il Ser.D. ( Servizio Dipendenze Patologiche ), deputato a farsi carico di quelle persone per le quali quello che dovrebbe limitarsi ad essere un semplice divertimento diventa, invece, una vera e propria dipendenza. Secondo i professionisti del Ser.D., le condizioni socio economiche della regione contribuiscono non poco ad incentivare le persone a giocare: non è un caso, infatti, se buona parte dei soggetti che, resisi conto di avere un problema, si rivolgono al servizio per curare la dipendenza, provengono dagli strati più poveri della popolazione .

Ed è in buona parte qui il nodo della questione: il gioco non è visto come un diversivo, come un momento di distensione alla fine della giornata di lavoro o come un semplice piacere o divertimento; le persone, invece, entrano in una sala scommesse o si connettono ad un sito di gambling con la speranza di risolvere difficoltà economiche, di ovviare alla mancanza di lavoro o di integrare stipendi insufficienti. Approcciato in questo modo, il gioco d’azzardo incrementa le probabilità di diventare una dipendenza , dalla quale è complesso guarire, come sottolineano al Ser.D. dell’Asl di Lanciano Vasto Chieti.

Giovani e giovanissimi, prime vittime della ludopatia

Una recente indagine (risalente ai primi mesi del 2020) fornisce un quadro preoccupante sulla ludopatia in regione: si tratta dello studio GAPS Studio epidemiologico campionario sulla prevalenza del gioco d’azzardo sociale e problematico, effettuato su mandato delle Regioni aderenti e in collaborazione con i Comuni oggetto di campionamento , condotto dall’ Istituto di fisiologia clinica del Cnr in collaborazione con il Servizio prevenzione e tutela sanitaria regionale.

Per quel che riguarda in particolare i giovani, hanno partecipato all’indagine 24 scuole abruzzesi: il campione coinvolto è di 2.100 ragazzi, suddivisi in maschi (52%) e femmine (48%), minorenni (59%) e maggiorenni (41%).

Un primo dato: un intervistato su due ha giocato almeno una volta nella vita e il 46% del campione lo ha fatto nel corso del 2019. Ciò che preoccupa di più è che uno su dieci ha un comportamento definibile a rischio (6,5%) o problematico (4%) . Il gioco d’azzardo è consentito solo a partire dai 18 anni di età, ma in realtà ben il 43,5% dei minori abruzzesi ha giocato almeno una volta nel corso del 2019 (a fronte di un dato nazionale del 37,3%); il 37% dei problematici gioca da 2 a 4 volte al mese, mentre il 13,9% gioca almeno una volta al giorno .

Altri dati supportano quanto già detto sulle false credenze sul gioco: più di un giocatore su due ritiene che il gioco d’azzardo permetta di arricchirsi ed è diffusa la credenza che l’abilità sia necessaria per vincere in quelli che invece sono definiti, non a caso, “giochi di fortuna”: Bingo (14,5% dei non problematici, 12% dei problematici), slot machine e videolottery (10% dei non problematici e 14% dei problematici), scommesse su eventi non sportivi (oltre il 30%).

I giochi preferiti dai ragazzi abruzzesi? L’80% dei maschi scommette su partite di calcio, mentre l’80% delle femmine spende i propri soldi nel Gratta & Vinci . Nello specifico dei soggetti problematici, i giochi preferiti sono slot machine e videolottery (48,5%), scommesse calcistiche (78%), su altri sport (34%) e su altri eventi (22,7%) e poker texano (34,1%).

Le iniziative dell’Abruzzo per contrastare il fenomeno

Secondo i professionisti sanitari abruzzesi, vi sono dei segnali di speranza. Il primo è l’ attivazione immediata di un servizio dedicato alle dipendenze da gioco , comprensivo di consultorio con unità psicologica di supporto e materiale informativo diffuso in punti strategici della regione. Il secondo è il successo ottenuto dal centro Servio Dipendenze Patologiche: in tanti, tantissimi, si stanno rivolgendo agli sportelli di sostegno, segno di una reale presa visione del “problema dipendenza” da parte dei soggetti interessati e di una ferma volontà di voler smettere.

Va detto, poi, che il Ser.D collabora con diverse associazioni contro il sovra indebitamento presenti in Abruzzo, che consentono a chi abbia contratto i debiti di restituire i soldi, liberandosi da vincoli con eventuali strozzini.

Per un gioco di puro e semplice divertimento: Casino non AAMS sicuri

Ancora una volta: il gioco d’azzardo non è un modo per risolvere problemi economici più o meno pesanti, ma un semplice divertimento o, come dice il nome stesso, un “gioco”. Inoltre, per limitare rischi di dipendenza, i soggetti più fragili (minorenni, ma anche adulti con atteggiamenti compulsivi nei confronti del gioco) vanno protetti , impedendo loro di scommettere.

Numerosi casino non AAMS sicuri prendono delle iniziative volte a proteggere i giocatori dai rischi di dipendenza. Innanzitutto, l’apertura di un account è consentita esclusivamente ai soggetti che, tramite un documento di identità, possano dimostrare la propria maggiore età. In secondo luogo, i software utilizzati dalle piattaforme di gioco riescono ad individuare e a segnalare eventuali comportamenti compulsivi nelle puntate e nelle scommesse. A questo, si aggiungono il limite imposto alle ricariche del conto di gioco e il limite di puntata.

Ognuno di questi accorgimenti fa dei Casino non AAMS sicuri il luogo ideale in cui divertirsi, senza rischi. A patto di ricordare che si tratta sempre e solo di un gioco!

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