Scommesse dietro le sbarre: l'incredibile storia del casinò della prigione di Stato del Nevada
ABRUZZO. Anche nel 2022, il gioco d'azzardo - o alcune forme di gioco d'azzardo - è illegale in alcuni Paesi, e i trasgressori rischiano pene detentive piuttosto pesanti in caso di condanna. Potrebbe quindi sorprendervi sapere che, negli anni '30, la prigione di Stato del Nevada aveva un casinò a disposizione dei detenuti.
Una prigione leggendaria
Situata sulla 5th Street, a Carson City, la Nevada State Prison fu inaugurata nel 1862 e, all'inizio del XX secolo, divenne l'unica struttura carceraria del Nevada designata per le esecuzioni capitali, la prima delle quali avvenne nel 1924 quando Gee Jon, un cittadino cinese, fu condannato a morte con la camera a gas per aver ucciso il membro di una banda rivale.
La prigione era famosa per un paio di motivi: il primo è che fu costruita sul sito del Warm Springs Hotel, dove, nel 1862, Mark Twain riferì della prima legislatura territoriale del Nevada. Il secondo motivo, più sinistro, della sua fama è il fatto che nel XIX secolo fu teatro di una delle più micidiali evasioni di prigione del Paese, quando un gruppo di evasi rimase coinvolto in una sparatoria con la posse che li aveva baciati e intrappolati nella contea di Mono, in California.
Alzare le sbarre
Le prigioni, ovviamente, devono servire come punizione per i crimini commessi e come deterrente per la recidiva e, come tali, sono di solito luoghi piuttosto tetri con pochi o nessun comfort. Nonostante ciò, nel 1932 fu aperto un casinò in stile Nevada all'interno della Nevada State Prison, che continuò a funzionare per ben 35 anni.
Tra il 1932 e il 1967, il casinò della prigione di Stato del Nevada fu gestito dai detenuti della prigione e offriva i tipici giochi da casinò come i dadi, il blackjack e il poker, oltre alle scommesse sulle corse dei cavalli. Una percentuale degli incassi del casinò confluiva nel fondo per il benessere dei detenuti, che veniva utilizzato per pagare cibo, sapone e altri generi di conforto attraverso il commissario della prigione (un tipo di negozio in cui i detenuti possono acquistare oggetti personali).
Criminali onesti
Sebbene il casinò della prigione di Stato del Nevada fosse tollerato dalle guardie carcerarie e dai guardiani, che tendevano a chiudere un occhio, non è mai stato considerato legale, in quanto la prigione non ha mai ottenuto una licenza per il gioco d'azzardo - e probabilmente non l'avrebbe mai ottenuta a causa del fatto che i residenti dell'edificio erano criminali condannati.
Sebbene non esistesse una regolamentazione ufficiale del casinò, si dice che i detenuti che lo gestivano adottassero una rigorosa politica di non imbroglio per evitare controversie che potessero attirare l'attenzione del direttore e costringerlo a chiudere la struttura. I detenuti non solo applicavano una politica di tolleranza zero nei confronti degli imbrogli, ma formavano persino delle squadre di sicurezza all'interno dei loro ranghi per sorvegliare il casinò e garantire che la pace fosse mantenuta in ogni momento.
Dopo 35 anni di attività, il Casinò della prigione di Stato del Nevada è stato definitivamente chiuso dopo che nel 1967 una legge della legislatura statale ha vietato rigorosamente il gioco d'azzardo nelle carceri.
Scommetti la tua vita
Sebbene la prigione di Stato del Nevada sia l'unico caso registrato nella storia di un carcere che ospita un casinò per i detenuti, ciò non significa, ovviamente, che il gioco d'azzardo non si svolga dietro le sbarre. Infatti, nel Regno Unito, un sondaggio ha rivelato che il 23% dei detenuti ritiene di avere un problema di gioco d'azzardo. Uno su cinque degli intervistati ha dichiarato di aver partecipato a giochi d'azzardo in carcere nell'ultimo anno, tra cui carte e scommesse sportive.
Sebbene i detenuti tendano ad avere un accesso limitato al denaro vero e proprio, molti usano altri oggetti come moneta, come sigarette, snack e persino droghe introdotte di nascosto in carcere. In alcuni casi, i detenuti si ritrovano a indebitarsi a causa del loro problema con il gioco d'azzardo, poiché di solito chiedono ad amici e familiari di "prestare" loro del denaro da versare sul loro conto corrente, in modo da poter acquistare oggetti da usare come fiches per il gioco. Nulla vieta inoltre ai detenuti di chiedere ad amici e familiari di scommettere per loro conto su giochi ed eventi nazionali.
Il gioco d'azzardo nelle carceri è vietato, ma rimane una zona grigia, come è stato evidenziato nel 1997 quando Iroworth Hoare ha acquistato un biglietto della lotteria mentre era fuori dal carcere con una licenza temporanea - e ha vinto 7 milioni di sterline nonostante fosse un detenuto condannato per tentato stupro. Ciò ha spinto il governo a esaminare la questione e a suggerire soluzioni, tra cui una parte delle vincite da assegnare alle vittime del detenuto.
Tutti fuori
Come abbiamo detto, nel 1967 i detenuti della Nevada State Prison sono stati costretti ad appendere definitivamente le loro fiches al chiodo quando il casinò della prigione è stato chiuso dalla legislazione governativa e, nel 2012, la prigione stessa è stata chiusa a causa dei vincoli di bilancio. Dopo la chiusura della prigione di Stato del Nevada, i detenuti esistenti sono stati trasferiti in altri istituti o rilasciati, ma è rimasta una struttura di esecuzione fino al 2016, quando è stata aperta una nuova struttura più moderna a Ely.
Al giorno d'oggi, la prigione di Stato del Nevada ha la sua parte di detenuti, ma questi di solito scontano pene di poche ore, dato che il sito storico ora offre visite guidate ai visitatori da maggio a ottobre al costo di 15 dollari per biglietto. Durante i 90 minuti di visita, i visitatori possono anche acquistare tazze e magliette come souvenir.
Il sito della prigione di Stato del Nevada dista poco più di 434 miglia da quella che è probabilmente la mecca del gioco d'azzardo più famosa del mondo: la strip di Las Vegas. La strip, che attira ben 32 milioni di visitatori ogni anno, ospita 23 casinò che, nel 2020, hanno registrato vincite di gioco per 464 milioni di dollari. Nel corso dei decenni, la strip di Las Vegas è stata protagonista di numerosi film di successo, tra cui il franchise di Oceans, e ospita le residenze di alcuni degli artisti musicali più famosi al mondo, tra cui Dolly Parton, Celine Dion e Barry Manilow.
Conclusione
Nel 2022, è difficile immaginare che un tempo esistesse un casinò all'interno delle mura di una prigione, per non parlare di quello gestito dai detenuti e ignorato dai guardiani, ma, a detta di tutti, il Nevada State Casino operava in modo efficiente e pacifico. Come abbiamo detto, il gioco d'azzardo all'interno delle carceri britanniche è ancora un problema, anzi, in molti casi il gioco d'azzardo è stato il fattore scatenante che ha portato i detenuti in prigione.
Nel 2021, i dati hanno mostrato che circa 3799 detenuti nelle carceri britanniche stavano scontando una pena dopo aver commesso reati associati al gioco d'azzardo e questi reati includono furti, frodi e persino crimini violenti come scippi e rapine in banca.
Questo mese è stato rivelato che, sebbene gli agenti di polizia nel Regno Unito debbano esaminare i sospetti di dipendenza, il 41% delle forze di polizia non include il gioco d'azzardo in questa politica, così come la dipendenza da droghe e alcol. Poiché la consapevolezza delle dipendenze da gioco d'azzardo continua a crescere, i governi di tutto il mondo stanno lavorando per affrontare le dipendenze dei criminali, i crimini che ne conseguono e i rischi associati alla continuazione del gioco d'azzardo tra le mura del carcere.
Se i governi e i servizi sanitari continueranno a collaborare, la speranza è che un numero significativo di persone venga salvato dalla dipendenza dal gioco d'azzardo e che quindi venga tenuto saldamente al di qua delle mura del carcere.
