Oscar Green 2018: proclamati a Chieti i vincitori abruzzesi

aziende innovative gio 13 dicembre 2018

Vasto La sacralità del cibo nei sei oscar dell'agricoltura 2018

Flash News di La Redazione
7min
Oscar Green 2018: proclamati a Chieti i vincitori abruzzesi ©Coldiretti
Oscar Green 2018: proclamati a Chieti i vincitori abruzzesi ©Coldiretti

ABRUZZO. C’è il biscotto alla birra, lo sciroppo alla propoli e miele e la salsiccia di capra per chi non vuole eccedere con i grassi animali. Ma anche la piattaforma digitale per gli acquisti dallo smartphone consegnati su due ruote, la fattoria etica che impiega i diversamente abili o il vivaio per combattere la depressione. E’ una agricoltura del futuro con una forte inclinazione al “sociale”, alla sostenibilità e all’umanesimo la protagonista dell’edizione abruzzese 2018 di Oscar Green, il concorso sull’innovazione promosso da Coldiretti Giovani Impresa che, nella selezione regionale, ha premiato 6 imprenditori con meno di 40 anni. I risultati sono stati svelati questa mattina a Chieti, nella Sala Capozucco di Palazzo De’ Mayo, al termine dell’incontro “Il valore etico del made in Italy” alla presenza del presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio che ha introdotto l’incontro, del Direttore regionale Coldiretti Abruzzo Giulio Federici che ha ricordato l’importanza del cibo per Coldiretti, del delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano, della responsabile di Donne Impresa L’Aquila Daniela Scrimieri e del presidente di Coldiretti Senior Abruzzo Romeo Pulsoni e del presidente nazionale di Coldiretti Senior Giorgio Grenzi. Presenti anche l’arcivescovo Bruno Forte, che ha fatto i saluti evidenziando l’importanza del cibo e dell’agroalimentare nella società moderna, l’assessore comunale alle attività produttive Carla Di Biase e il sindaco di Chieti Umberto Di Primio che ha portato i saluti della città ricordando l’importanza dell’agroalimentare anche in termini economici.

''Una giornata dedicata al cibo e al suo valore – dice Silvano Di Primio, presidente di Coldiretti Abruzzo – l’interesse dimostrato dai giovani e il risultato del concorso dimostrano concretamente la presenza e l’entusiasmo del nuovo tessuto imprenditoriale che si impegna per produrre prodotti e progetti nuovi con una buona dose di inventiva e di creatività”. Scorrano ha focalizzato l’attenzione sulle logiche imprenditoriali dei nuovi agricoltori mentre la Scrimieri ha evidenziato quanto è importante per l’azienda agricola la figura femminile anche nel ruolo di titolare. A tirare le file dell’incontro sono stati poi Pulsoni e Grenzi che hanno ricondotto la discussione al tema iniziale: il valore etico del made in Italy, titolo della giornata. Pulsoni ha evidenziato l’importanza del cibo e la sua sacralità in un excursus storico tra sacre scritture e teorie scientifiche (“Il cibo è sacro perché da vitalità e la vitalità è l’essenza della vita – ha detto Pulsoni – essendo sacro, va prodotto eticamente e non va sprecato”), mentre Grenzi ha presentato il progetto Sprint-t evidenziando il legate tra cibo, benessere e movimento soffermandosi su tre punti principali: il rapporto tra cibo e salute, l’importanza della sicurezza alimentare e la necessità di un invecchiamento attivo correlato alla buona alimentazione.

Ma veniamo al momento più atteso della premiazione. I vincitori della selezione regionale del concorso premiati con l’Oscar Green Abruzzo 2018 sono i seguenti:

LA FATTORIA ETICA (ATRI, Teramo)- Rurabilandia, anche detta La fattoria dei bambini, di Atri, vincitrice della categoria NOI PER IL SOCIALE: è una fattoria nata per essere “etica” e sostenibile in ogni suo aspetto con particolare riferimento all’impiego di persone con disabilità psichica e fisica. E’ un punto di riferimento a disposizione di scuole, associazioni e famiglie che punta a costruire in modo condiviso e comunitario percorsi didattici, educativi e ludici per bambini e ragazzi veramente senza barriere.

La tisana al luppolo e i biscotti alla birra (ROSETO DEGLI ABRUZZI, Teramo) - Hopera di Antonella Marrone, 37 anni di Roseto degli Abruzzi, è l’azienda vincitrice della categoria Creatività: è una start up che produce e trasforma il luppolo che viene usato per la produzione di birra da cui l’azienda ottiene insoliti derivati. Tra i prodotti particolari che vengono realizzati con i luppolo di Hopera c’è la tisana aromatizzata, la gelatina di birra alle verdure (cipolle e zucca) e i biscotti alla birra.

DALLO SMARTPHONE E SU DUE RUOTE (CRECCHIO, Chieti) – Love Italy, ideata e realizzata da Emanuele Pasquini e Alessio Di Renzo, 35 anni entrambi di Treglio, è una start up che ha creato l’omonima piattaforma agroalimentare digitale coinvolgendo anche la rete di Campagna Amica e il mercato di via Paolucci a Pescara. Mantenendo la logica del mercato tradizionale, lo rendono accessibile da smartphone e pc con la possibilità per il consumatore di acquistare direttamente dai produttori e ricevere la merce su “due ruote” grazie ad una convenzione con Green Bike. Un vero e proprio mercato reale ma accessibile digitalmente e al massimo della ecosostenibilità, anche nella consegna della merce.

IL VIVAIO SOCIALE (TOCCO DA CASAURIA, Pescara)– Achille Raulli, 30 anni, di Tocco da Casauria, è il vincitore della categoria SOSTENIBILITA’: è una azienda che porta avanti da oltre dieci anni due progetti di volontariato, sia in collaborazione con la Asl per il recupero di ex alcolisti o persone che hanno sofferto di depressione, sia in collaborazione con l’oratorio parrocchiale del paese per il recupero di ragazzi autistici che vanno in azienda per imparare le prime nozioni di florovivaismo in un ambiente sereno e stimolante.

LA SALSICCIA DI CAPRA (CASOLI, Chieti) – Linda Verratti, 34 anni di Casoli, è la vincitrice della categoria Campagna Amica: ha sperimentato nel suo agriturismo La Civetta nel camino un salume prelibato e richiestissimo a base di carne di capra, meno grassa dei salumi tradizionali in quanto – spiega la titolare - le capre, come i polli, non hanno depositi di grasso intramuscolare. Una vera leccornia prodotta da una agrichef titolata.

LO SCIROPPO ALLA PROPOLI E MIELE (CARAMANICO TERME, Pescara): l’azienda La Valle dei caprioli di Lorenza Ruscitti, 38 anni di Caramanico Terme, è la vincitrice della categoria IMPRESA 3.TERRA: la sua azienda si trova nel parco nazionale della Maiella e, in un ambiente incontaminato, produce miele e frutta la miele rivolti al consumatore che cerca benessere in modo naturale. Tra i vari derivati del miele prodotti da Lorenza: miele con pappa reale e polline fresco ricco di ferro, ma soprattutto un ricercato sciroppo a base di miele, propoli, elicriso con oli balsamici di menta. Insomma, il nettare degli dei “da bere” e “ai profumi del parco”.

“Il cibo è espressione di vita e, come tale, è sacro. Per questo va prodotto in modo etico, responsabile, sano e rivolto alla tutela del consumatore e delle nuove generazioni”. E’ il senso emerso dalla tavola rotonda “Il valore etico del made in Italy” promossa questa mattina nell’ambito della premiazione degli Oscar green 2018 da Coldiretti Abruzzo nella Sala Capozucco di Palazzo de’ Mayo alla presenza dell’arcivescovo Bruno Forte e del sindaco Umberto Di Primio, del presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio, del direttore Giulio Federici e del presidente nazionale di Coldiretti Senior Giorgio Grenzi, oltre ai dirigenti dell’organizzazione e altre autorità.

Un confronto di idee e prospettive nell’ambito del quale è stata illustrata dal presidente Silvano Di Primio e lanciata ufficialmente anche in Abruzzo la petizione “Eat original: unmask your food” (stop al cibo anonimo). Si tratta di una Iniziativa dei cittadini europei (ICE) promossa da Coldiretti a Bruxelles insieme ad altre nove associazioni con lo scopo di convincere l’Europa ad estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.

L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti passi in avanti sono stati compiuti ma resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. Per spingere l’Unione Europea a completare il percorso nasce – spiega la Coldiretti – un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione. L’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.

Una scelta che – evidenzia la Coldiretti – rafforza la richiesta dei cittadini alla Commissione Europea perché imponga “dichiarazioni di origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari al fine di prevenire le frodi, proteggere la salute pubblica e garantire il diritto all’informazione dei consumatori”. Nello specifico – sottolinea la Coldiretti – questa proposta d’iniziativa dei cittadini si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’UE. La petizione chiede infine di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare.

Il sito per sottoscrivere l’iniziativa è: www.eatoriginal.eu.

In Abruzzo inoltre è possibile firmare nei mercati di Campagna Amica, negli uffici Coldiretti e in diversi punti di raccolta previsti settimanalmente.




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