Anche in Abruzzo si manifesta per la riapertura delle scuole in presenza

PRIORITÀ ALLA SCUOLA” mar 23 giugno 2020

Vasto Il 25 giugno appuntamento a Pescara

Flash News di La Redazione
5min
Docenti e alunni a scuola ©Vista.net
Docenti e alunni a scuola ©Vista.net

ABRUZZO. Aderiscono alla manifestazione 48 organizzazioni nazionali del mondo della scuola: sindacati, associazioni di docenti, di genitori e di studenti.

Anche a Pescara l’associazione di docenti Nastrini Liberi Uniti, il collettivo dello sPaz e USB Abruzzo aderiscono e promuovono un sit in in Piazza Sacro Cuore alle ore 18,30 il 25 giugno.

“Invitiamo a partecipare insegnanti, genitori, educator* e student* della scuola e dell’università, affinché il diritto all’istruzione sia garantito a tutt*. SPAZIO PER LA SCUOLA, SPAZIO ALLA SCUOLA: ORA O MAI PIÙ! PERCHÉ LA SCUOLA SIA UN LUOGO RI-APERTO, MIGLIORE, ACCOGLIENTE E SICURO PER TUTT*

La comunità scolastica ha bisogno di ripartire in presenza a settembre e di sapere con quali modalità: bambine, bambini, giovani, insegnanti, lavoratori/trici e famiglie hanno resistito per tre mesi – materialmente e psicologicamente – per far fronte a una emergenza. Dopo questo enorme sforzo collettivo e quando ormai tutte le attività produttive del Paese sono già riavviate, è ora di dire BASTA: la comunità scolastica ha bisogno di RIPARTIRE IN PRESENZA a settembre perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica.

Per questo è necessario, anche nella nostra realtà abruzzese, creare momenti di confronto in presenza, di nuovo in piazza dopo tanto tempo nel rispetto delle distanze e con i dovuti dispositivi di sicurezza. Distanti, ma uniti, chiederemo che alla scuola ed all’istruzione venga finalmente dato il giusto spazio in tutte le sedi della società civile. L’iniziativa ha anche lo scopo di proporre un tavolo di progettazione comune sulla ripartenza della scuola in presenza a settembre nella nostra regione, tavolo che coinvolga le istituzioni politiche ed amministrative locali insieme alle parti sociali a garanzia del rispetto dei diritti di tutt*.”

Questa mattina, a Firenze, a Palazzo Vecchio, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale sulla scuola, indetta dal comitato “Priorità alla Scuola”, che si svolgerà giovedì 25 giugno in 60 città italiane per chiedere la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza di tutte le scuole, dai nidi alle università, a tempo pieno. Durante la conferenza stampa sono intervenuti Costanza Margiotta e Filippo Benfante, membri del coordinamento nazionale del Comitato Priorità, e Clementina Addorisio, docente.

“Da più di tre mesi – ha dichiarato Costanza Margiotta - chiediamo la riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza. Ora finalmente sappiamo che la scuola riaprirà il 14 settembre, ma non conosciamo ancora le modalità. Ora inizia il countdown: tra 70 giorni ricomincia l’anno scolastico e per questo motivo il nostro grido in piazza sarà “Ora o mai più: spazio per la scuola, spazio alla scuola”. Ci teniamo a ricordare che il 18 aprile abbiamo scritto una lettera alla ministra Lucia Azzolina, alla quale non ha mai risposto. Anche dopo la manifestazione del 23 maggio in 19 città dal Governo non è giunto alcun segnale. Il 4 giugno – ha proseguito - la ministra Azzolina ha convocato sindacati, associazioni di genitori e studenti a partecipare a un incontro sulla scuola, purtroppo il comitato “Priorità alla scuola” non è stato invitato. Molte delle organizzazioni che hanno partecipato a quel tavolo hanno aderito alla nostra manifestazione del 25 giugno, che si svolgerà in 60 città, il triplo rispetto alle 19 città dove si è svolta la prima mobilitazione indetta dal comitato lo scorso 23 maggio. Siamo molto soddisfatti – ha concluso Costanza Margiotta - che 48 organizzazioni legate al mondo dell’educazione dell’istruzione, dal nido all’università, aderiscano alla nostra manifestazione”.

“Chiediamo di mettere la Scuola Pubblica al centro dell’agenda politica – ha dichiarato Filippo Benfante - : una Scuola intesa non solo come luogo dove si impara e si studia, ma come luogo di socializzazione, di sviluppo delle relazioni e dell’autonomia, della convivenza, del confronto e della condivisione con altri in uno spazio pubblico, di cui si è allo stesso tempo fruitori e custodi. Senza scuola, non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica. Basta – ha concluso Benfante - con la retorica della cultura e del patrimonio in un Paese dove ha riaperto tutto tranne scuole, biblioteche e archivi”.

“La didattica è relazione – ha spiegato la docente Clementina Addorisio. Non è possibile pensare alla scuola, all’università, ai luoghi dove nasce, si coltiva e si consuma cultura come a luoghi privi di relazioni umane. Qui bambini, alunni, e studenti sviluppano le proprie capacità critiche che nascono solo da un continuo confronto e dai continui stimoli che solo la scuola “dal vivo” ti consente di avere. La didattica a distanza – ha concluso Addorisio - è stata uno strumento di emergenza e tale deve rimanere per il bene delle nuove generazioni, che sono il futuro del nostro Paese”.

Le richieste del Comitato “Priorità alla Scuola” avanzate al Governo:

- risorse straordinarie;

- personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola;

- assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali;

- maggiore numero di spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado;

- investimenti strutturali per l’edilizia scolastica:

- prevenzione sanitaria nelle scuole

Inoltre, il Comitato respinge tutti i tentativi di smantellamento della Scuola Pubblica, che provocherebbe una grave regressione culturale e sociale del Paese. Perciò rifiuta ogni ipotesi di:

- riduzione del tempo scuola

- esternalizzazione di servizi educativi per completare il tempo scuola che causerebbe un aumento del lavoro precario;

- riduzione delle ore didattiche da 60 a 40 minuti;

- Didattica A Distanza come parte strutturale dell’orario scolastico.

Il 25 giugno le manifestazioni si svolgeranno in contemporanea in 60 città:

Firenze, Roma, Milano, Faenza, Trento, Ravenna, Genova, Reggio Emilia, Pisa, Livorno, Pontedera, Perugia, Cremona, Lucca, Ancona - Civitanova Marche, Parma, Vicenza, Arezzo, Pistoia, Torino, Padova, Ferrara, Napoli, Collegno (Torino), Vercelli, Brescia, Verona, Prato, Matera, Taranto, Aosta, Bologna, Forlì, Sassari, Sanremo, Potenza, Torre Pellice (Torino), Imola, Palermo, Terni, Cuneo, Cesena, Cosenza, Mantova, Caserta (in piazza venerdì), Benevento, Massa Carrara, Modena, Mondoví (Cuneo), Aci Castello (Catania), Pescara, Catania, Siracusa, Sacile (Pordenone), Salerno, Varese, Pavia, La Spezia, Messina, Ragusa, Frosinone.

Aderiscono alla manifestazione

Scuola e bambini nell'emergenza Covid-19, CNPS - Coordinamento Nazionale Precari Scuola, La scuola a scuola, Rete Bessa, Apriti Scuola, Cinnica, No DAD - Settembre in aula, Cattive Ragazze, Scuole per il Futuro, Coordinamento genitori democratici, Ni.Na.Nda, ACTION AID, Teachers for future Italia, Coordinamento dei Collettivi Studenteschi, Lavoratori Autoconvocati della scuola, Diritto alla Scuola, Scuola Costituente, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Tavolo per l'Educazione Popolare, Mammadimerda, Scuola Mondo San Giuliano Terme, Priorità all’Università, Gruppo scuola di Archivia, Non Una di Meno (Genova, Perugia, Pisa, Livorno, Milano), LUD – Libera Università delle Donne, MCE - Movimento di Cooperazione Educativa, Assemblea autoconvocata delle lavoratrici e dei lavoratori del sociale, CIDI - Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, COBAS Scuola, CIB UNICOBAS, FLC CGIL, USB, Euronomade, Centro di Gravità, Casa Internazionale delle Donne di Roma, Associazione Per la sinistra per un'altra Europa, Comitato Popolare di Difesa Beni Pubblici e Comuni "Stefano Rodotà", Le Contemporanee, co2 crisis opportunity onlus, Monitor Napoli, Fronte della gioventù comunista, Studenti Di Sinistra, Unione degli studenti, Rete degli Studenti Medi, Gruppo Comma 255 Mamme Caregivers, Coordinamento AEC assistenti educativi Culturali.

Aderiscono alla manifestazione anche molte altre organizzazioni a livello locale.

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