Due cervi detenuti illegalmente, salvati da Carabinieri Forestali e trasferiti in Abruzzo

La missione mer 29 dicembre 2021
Flash News di La Redazione
2min

TERMOLI. Contributo dell'Anpana di Termoli all'operazione di salvataggio di due cervi selvatici condotta dai Carabinieri Forestali.

Quando la collaborazione tra associazionismo e Forze dell’Ordine è quanto mai proficua. Queste le parole migliori per evidenziare l’operazione di salvataggio di due cervi illegalmente detenuti condotta pochi giorni fa dai Carabinieri Forestali della Stazione di Termoli in collaborazione con la squadra proveniente dal Parco Nazionale della Maiella, composta da veterinari specializzati nella tele narcosi, da alcuni operatori del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Popoli (PE) e in collaborazione con la Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente (Anpana) di Termoli, nella persona del componente del direttivo e Coordinatore Regionale delle Guardie Volontarie del Molise Gianluca Barbuto.

L’operazione è stata organizzata in due tappe. Dapprima, si è provveduto alla sedazione controllata dei due esemplari per svolgere tutte le operazioni del caso in assoluta sicurezza, come ad esempio quelle di controllo sanitario e quelle dell’identificazione degli esemplari con marchio auricolare e per provvedere al trasporto degli stessi senza provocare stress ai due animali. In seguito, i due cervi sono stati trasportati al Centro di Recupero Fauna Selvatica di Popoli (PE), dove verranno tenuti in quarantena e sotto osservazione, prima di “riconquistare” la libertà all’interno della riserva a loro dedicata del Parco Nazionale della Maiella.

La Sezione Provinciale dell’Anpana di Termoli ringrazia il comando della Stazione dei Carabinieri Forestali di Termoli per averci permesso di assistere a tutta l’operazione e di esserne non solo meri testimoni ma anche attori protagonisti. Si ringraziano anche i veterinari del Parco Nazionale della Maiella, non solo per la partecipazione all’operazione ma anche per averci formato sui comportamenti da tenere in futuro per casi similari. Si coglie altresì l’occasione per ottemperare a un’importante precisazione.

La famiglia che deteneva i due cervi selvatici pensava in buona fede di fare il bene degli animali in quanto soddisfaceva le loro necessità somministrandogli cibo ed effettuando regolare pulizia dell’ambiente in cui vivevano. Pur apprezzando le buone intenzioni di queste persone, vale la pena ricordare che la detenzione di animali selvatici pericolosi deve essere autorizzata dagli organi competenti e che vanno sempre rispettato le caratteristiche etologiche di ogni animale. Si ricorda, infatti, che ciascun animale è sottoposto alla tutela di legge, quindi chi ha intenzione di acquistare e/o adottare un esemplare è tenuto a informarsi su tutte le norme in vigore. (Come la saggezza popolare ci insegna, la legge non ammette ignoranza). 

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