"Mancata erogazione del premio incentivazione ai dipendenti"

SANITà lun 10 agosto 2020

Vasto "Le migliaia di lavoratori della sanità accreditata, avrebbero già dovuto avere l'aumento contrattuale"

Lavoro ed Economia di La Redazione
2min
Medici e infermieri ©Agrigento Notizie
Medici e infermieri ©Agrigento Notizie

VASTO. Il Coordinamento Regionale della CGIL FP Sanita Privata convenzionata, lamenta le “continue scorrettezze di ARIS e AIOP. Dopo lo scippo del contratto, anche le retribuzioni tagliate. Aris e Aiop scherzano con il fuoco”.

“Dopo la mancata firma definitiva del rinnovo e dopo l'esclusione dei centri di riabilitazione RSA nel contratto unico, ecco un’altra gravissima scorrettezza che si abbatte sugli operatori della sanità privata convenzionata e sui dipendente dei centri di riabilitazione, RSA, Case di Cura, Cliniche, centri psichiatrici,centri diurni, ambulatori di riabilitazione, ecc. In queste ore stiamo ricevendo tantissime segnalazioni dai colleghi e dalle colleghe delle strutture accreditate con il sistema sanitario Regionale, per la mancata erogazione del premio di incentivazione previsto dal Ccnl in vigore. Aris e Aiop stanno scherzando con il fuoco. Abbiamo già inviato una nota qualche settimana fa, alle associazioni datoriali per chiedere di erogare il premio e di non conteggiare i giorni di cassa integrazione come assenza, al fine dell'erogazione del premio di incentivazione. La nota di Aris e Aiop è l'ennesimo colpo basso ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici che sono stati costretti ad andare in FIS Cassa integrazione e vivere con 600 euro al mese. Ora anche la beffa di non ricevere il premio incentivazione.

Perché secondo i datori le assenze dovute alla cassa integrazione sono state conteggiate a carico dei lavoratori e questo ha portato automaticamente alla decurtazione del premio. Ancora una volta troppe aziende sanitarie associate ad Aiop e Aris stanno perdendo un'occasione per mostrare agli infermieri, oss, fisioterapisti, educatori, logopedisti, assistenti sociali, impiegati a tutti gli operatori sanitari, un minimo di riconoscimento per il lavoro svolto durante l'emergenza covid 19. Continuare a trattare le lavoratrici e i lavoratori come ingranaggi di una macchina del profitto/utile è un errore. La mancata ratifica della preintesa contrattuale, la volontà di non arrivare al contratto unico della sanità privata convenzionata ed escludere una parte di lavoratori dei centri di riabilitazione e RSA ha già innalzato il livello di conflitto e malcontento. Ora la decurtazione del premio incentivazione o in diversi casi il mancato pagamento del premio di incentivazione, è l'ennesimo atto provocatorio e vessatorio nei confronti dei tantissimi operatori sanitari che tutti i giorni svolgono un servizio pubblico di qualità, senza mai veder riconosciuto il valore del proprio lavoro”.

È surreale non tenere conto, nell'erogazione del premio, dell'eccezionalità del momento che stiamo vivendo e riteniamo profondamente ingiusto considerare le assenze non prevedibili come elemento a carico dei lavoratori che già hanno pagato abbondantemente questa fase, chi con carichi di lavoro maggiori, chi con ferie forzate o assenze non retribuite per la chiusura dei servizi, chi con l'attivazione degli ammortizzatori sociali.

"Le migliaia di lavoratori della sanità accreditata, avrebbero già dovuto avere l'aumento contrattuale e l'una tantum nella busta paga di luglio, così come avrebbero dovuto beneficiare del bonus Covid. E invece stanno ricevendo l'ennesimo colpo basso da chi dovrebbe valorizzare il loro lavoro e la loro professione ma si continua a far quadrare i conti tagliando solo e sempre sui lavoratori, sulla loro pelle. Chiediamo l'intervento della politica perché intervenga per l’immediato ripristino dei pagamenti e della correttezza retributiva. E con ancora più forza, chiediamo ai Presidenti delle Regioni e a tutti gli assessori alla sanità di intervenire: chi non è in regola con i rinnovi di contratto, con il pagamento dei salari con il rispetto delle piante organiche, dei diritti, ecc. deve essere messo fuori dal sistema sanitario regionale. Per questo la sanità privata sarà nuovamente in piazza il 24 agosto davanti alle Prefetture.

Daniele Leone Coordinatore Regionale CGIL FP Sanità Privata convenzionata Abruzzo Molise

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