Stefania Craxi a Vasto: "La politica ha bisogno di un nuovo Rinascimento"

Regionali 2024 sab 10 febbraio 2024
Politica di La Redazione
6min
Stefania Craxi a Vasto: "La politica ha bisogno di un nuovo Rinascimento" ©vastoweb.com
Stefania Craxi a Vasto: "La politica ha bisogno di un nuovo Rinascimento" ©vastoweb.com

VASTO. "Forza Italia è uno spazio di libertà, un ambizioso progetto di modernizzazione del Paese. È la nostra casa nella strada del riformismo moderno e pragmatico dove la politica si mette a servizio del benessere degli uomini. Dove ci sono diritti quali giusta contropartita dei doveri. La politica ha bisogno di un nuovo Rinascimento ed è anche responsabilità dei cittadini".

A sottolinearlo è la Senatrice Stefania Craxi, ospite dell’incontro organizzato dal consigliere regionale di Forza Italia Manuele Marcovecchio in occasione della sua candidatura per la seconda legislatura alle prossime elezioni regionali del 10 marzo. 

Di fronte alla platea del Ruzzi fatta di sostenitori, esponenti politici e sindaci del territorio, la Senatrice ha continuato: "FI è un partito che lavora per dare alle donne gli stessi salari, considerazione sociale e possibilità di fare carriera, un Italia dove c'è formazione e scuola dell'eccellenza. Dove lo sport non è ghetto riservato ai giovani e alle minoranze, ma diventa etica universale. Dove la giustizia è un servizio a tutela delle ragioni del cittadino. Non vogliamo la società del minino, ma una società dove i giovani possono realizzare i propri sogni e non avere un futuro da mantenuti. La sinistra pensa che si debba combattere la ricchezza. La riforma fiscale di Silvio Berlusconi invece è stata la madre di tutte le riforme. La politica deve dare l'esempio ai funzionari pubblici. Troppa burocrazia soffoca l'impresa. Non servono le forze estreme per urlare i propri bisogni. Le norme devono essere decise per competenza e non per conoscenza. Lo Stato deve essere rispettabile per essere rispettato. Vogliamo un'Europa per affrontare insieme le opportunità della globalizzazione e i suoi stessi rischi. L'urgenza è quella di un'Europa dei popoli, vissuta non come una rinuncia collettiva ma come una volontà comune. Vogliamo libero scambio ma anche reciprocità dei negoziati commerciali. Non vogliamo una transizione ecologica fatta in modo troppo frettoloso perché può causare danni sociali. Non vanno taciute le colpe della cattiva sinistra che ha fatto solo i propri interessi. Vogliamo un'Italia come nazione aperta e accogliente, ma non possiamo accettare che questa venga denigrata. Bisogna conoscere la sua lingua, gli usi e i costumi e rispettarli. Abbiamo il dovere morale di aiutare coloro che scappano dalle guerre ma la politica dell'integrazione non può prescindere dalle esigenze del nostro mercato del lavoro, affinché possiamo davvero essere capaci di aiutare chi ha bisogno. Manuele è una persona capace di questo, di stare vicino agli ultimi per una politica di corresponsabilità e amore per la gente". A prendere la parola il candidato Manuele Marcovecchio: "Ieri ho partecipato all'ultimo consiglio regionale. E quando sono andato via mi sono fatto le tre domande pitagoriche, che mi accompagnano sempre a fine giornata, su cosa ho fatto e cosa avrei dovuto o potuto fare. E i conti con la coscienza li ho trovati in ordine. E mi sono chiesto quale fosse la parola chiave dell'impegno e dei rislutati ottenuti, ma anche di quelli evasi. La parola è sfida. Cinque anni in cui ci siamo trovati ad affrontare diverse e decisive sfide per il nostro territorio e la mia gente. Negli errori ho sempre tenuto alto il profilo della mia dignità nel segno della passione che mi ha trasmesso mio padre. La prima grande sfida è stata quella della pandemia che ci siamo trovati ad affrontare. Nemico il covid ma soprattutto la paura. I giorni della paura del presente e tanta inquietudine per il futuro. La regione Abruzzo per prima mise subito in campo misure importanti perché in quel momento dovevamo dare risposte efficaci per mettere in sicurezza i nostri cittadini. Nessuno di noi sapeva cosa sarebbe accaduto, ma siamo stati bravi ad intervenire tempestivamente sul sostegno a famiglie e imprese. Oggi rivendico quei risultati. Superata la difficoltà abbiamo potuto affrontare le sfide vere per le quali ci eravamo candidati per lasciare un Abruzzo nuovo, moderno e con una prospettiva. Abbiamo avuto la capacità di mettere a terra tutti i finanziamenti europei della programmazione 2014 - 2021 mettendo in campo centinaia di milioni di euro per l'agricoltura, sostegno alle fasce deboli e nel supporto alle attività produttive. Poi la sfida delle grandi riforme strutturali che ci consentono la possibilità di costruire una regione moderna come per la rete ospedaliera. Abbiamo messo a posto le carte e tra qualche mese avremmo l'appalto integrato per l'ospedale di Vasto e Lanciano. Una sfida che abbiamo raccolto e su cui abbiamo lavorato, ma che è ancora tutta da vincere e gestire. Sulla sanità c'è ancora molto da fare perché è vero, non si possono attendere sei mesi per avere un esame diagnostico. È qualcosa che dobbiamo correggere. Dobbiamo fare di più e dare risposte. Questo è l'impegno che voglio assumermi personalmente se il consenso democratico deciderà che sarò protagonista di un'altra legislatura. Abbiamo sbloccato investimenti importanti come per il porto di Vasto, il prolungamento della banchina e per migliorare le performance alle attività commerciali e industriali. Un'altro impegno che mi ero preso e su cui ho lavorato tanto e bene è quello delle riforme a costo zero. La semplificazione della vita dei cittadini, siamo vittime e ostaggi della burocrazia. Così come dovremmo affrontare la sfida della carenza idrica, la mobilità, del trasporto su ferro e gomma per dare un nuovo modello di mobilità in Abruzzo. Sulla storica azienda Cerella erano tutti convinti che non avrebbe superato il 2019 mentre oggi è protagonista di una realtà che va comunque rivisitata. E poi il modello gestione rifiuti. Non ho tagliato nastri in questi anni, ma ho lavorato a testa bassa per la gestione integrata, combattendo per il Civeta affinché potesse tornare ad essere protagonista nel territorio. Vincendo la battaglia dei ricorsi giudiziari e vantando ora 40milioni di Pnrr da investire nei prossimi mesi in un processo di aggregazione con altre realtà del territorio. Tutto grazie alla visione di futuro per la crescita del territorio". 

Gli altri interventi 

Subito dopo l'omaggio a Silvio Berlusconi in apertura di serata ha preso la parola Alessandra Notaro, leader de La Buona Stagione: "Ricordo il percorso fatto insieme a Manuele durante le ultime elezioni comunali, una battaglia dura fatta di scelte coraggiose e che ci hanno dato grandi soddisfazioni che ci stiamo prendendo ancora adesso nonostante siamo in minoranza passando a quarto consiglieri. Nutriamo un affetto sincero e riconoscenza per Manuele e da lui ci aspettiamo tanto perché tanto ha fatto in Regione. Il nostro territorio merita il tuo cuore, la tua mente e le tue energie. Dopo l'Accordo di programma sul nuovo ospedale vogliamo vedere la prima pietra e tu sei la persona giusta. Diamo a Vasto la dignità che merita con il potenziamento del porto. Auguro a Manuele di poterlo vedere vincente e noi saremo con te. L'Abruzzo ti attende e portarci con te in consiglio regionale".

Massimiliano Zocaro, vice coordinatore provinciale del partito: "Manuele ha lavorato tanto in questi cinque anni e non si è fatto pubblicità sui social ma ha pensato alla collettività con cuore e lavoro. Manuele non promette ma si impegna".

L'Onorevole Andrea Orsini in collegamento: "Questa è una campagna elettorale vincente e sono orgoglioso di far parte di un partito che sa esprimere figure di qualità. Un partito che ha voluto Silvio Berlusconi e c'era chi pensava che la storia di FI sarebbe venuta meno invece non soltanto c'è ancora, ma cresce grazie al grande impegno di Antonio Tajani e alle risposte concrete con figure come Manuele, orgoglio azzurro della sua terra. È un amico che ho imparato a stimare vedendolo all'opera. Il voto a FI oggi è l'unico utile perché rappresenta il partito popolare europeo, il vertice dell'Europa e il centro alternativo alla sinistra".

Nazario Pagano, coordinatore regionale di FI: "Abbiamo passato momenti di difficoltà, come 5 anni fa, quando dovetti comporre le liste. Riuscimmo comunque a eleggere tre consiglieri regionali e concludiamo la legislatura con otto consiglieri e un assessore. È facile quest'anno fare campagna elettorale per un candidato di FI, guidati sempre dagli ideali del partito che hanno attraversato 30 anni con la centralità della persona e l'ancoraggio agli ideali liberali. I sondaggi dicono che la nostra vittoria è certa grazie anche alle tante persone che vogliono tornare a votare e vogliono farlo per Manuele".


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