Smargiassi a Montreal: «Più attenzione ai giovani abruzzesi all'estero»
Vasto "Troppo spesso ci si dimentica degli abruzzesi che vivono in giro per il mondo, in numero maggiore di quelli che vivono in regione"
VASTO. Il consigliere regionale del M5s Pietro Smargiassi ha trascorso gli ultimi 3 giorni a Montreal al summit Nord Americano co-finanziato da Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo), Regione Abruzzo e Associazioni canadesi.
Un'opportunità per per ragionare su come migliorare la comunicazione tra Regione Abruzzo e Confederazioni, Federazioni e Associazioni abruzzesi del Nord America, per comprendere meglio il modo in cui la Regione Abruzzo vorrebbe e potrebbe facilitare l'associazionismo abruzzese nel Nord America, per scambiare idee su programmi che possano rafforzare le varie realtà presenti sul territorio estero, per coinvolgere attivamente i giovani, per sviluppare proposte programmatiche da inoltrare alla Regione Abruzzo e per sviluppare un piano di collaborazione tra la Confederazione Canadese e la emergente Confedereazione Usa.
"Ieri c'è stato l'incontro con i giovani, si è discusso di un problema importante che è il passaggio generazionale. Siamo ormai alla 3a generazione e ci sono ragazzi che spesso nemmeno conoscono la nostra regione. Il problema è il rischio di perdere esperienze e conoscenze, insieme alle nostre tradizioni.
I giovani e il loro modo di comunicare sono la difficoltà da superare. Per poterli avvicinare occorre utilizzare canali come Instagram o Youtube e dialogare con loro. La richiesta resta quella di un maggiore coinvolgimento degli abruzzesi che non vivono più in Abruzzo e che chiedono una maggiore presenza delle istituzioni regionali all'estero. Troppo spesso ci si dimentica degli abruzzesi che vivono in giro per il mondo, in numero maggiore di quelli che vivono in regione."
Resta la sensazione che il CRAM abbia grandi possibilità di sviluppo per un'economia spesso ignorata. Dal Canada, per esempio, - spiega Smargiassi - arrivano un migliaio di studenti l'anno. Università e scuole agrarie piuttosto che scuole alberghiere sono un opportunità da sfruttare. "Un modo questo per far conoscere la nostra regione e le sue bellezze." - conclude il consigliere.
