Rotondi: «Vogliono far vincere il M5s », Legnini: «Caos nel centrodestra»
Vasto Si scalda la competizione regionale dopo le dichiarazioni di Gianfranco Rotondi
ABRUZZO. "Si vuole far perdere l'Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione".
Lo ha detto il presidente nazionale della Dc, Gianfranco Rotondi, a margine della presentazione della lista elettorale Udc-Dc-Idea alle regionali.
"Sono stato contattato qualche mese fa da amici giornalisti vicini ai Cinquestelle - ha spiegato - e mi hanno detto 'guarda che ti candideranno presidente'. Io dico, guardate lo reputo davvero difficile, perché la mia sarebbe una candidatura debolissima. 'Vedrai che cercheranno una candidatura debole, perché i patti sono che l'Abruzzo deve andare al M5S'. Quindi quando si è manifestata questa candidatura di Marsilio che è persona rispettabile e da noi rispettata, già mi sono messo in sospetto; quando si sono inventati questo psicodramma dei candidati dell'Udc mi sono ricordato questa cosa". (FONTE ANSA)
Dopo le parole di Rotondi si è espresso anche Giovanni Legnini: "Le rivelazioni che l'onorevole Rotondi ha fatto oggi hanno dell'incredibile. Secondo quanto da lui riferito vi sarebbe da tempo un accordo tra i due partner di governo - Lega e 5 Stelle - per favorire i 5 Stelle in Abruzzo e questa sarebbe la ragione per la quale il centrodestra ha scelto un candidato non abruzzese e debole. Si tratta di affermazioni che denotano il caos che regna nella coalizione di destra, dove da mesi si susseguono accuse reciproche e attacchi tra alleati. Ciò dimostra che si tratta di una coalizione divisa e molto lontana dai problemi della nostra regione e conferma la necessità di darle una rappresentanza forte e autorevole. La rivelazione dell'onorevole Rotondi ha ancora più dell'incredibile, se si considera che comunque i voti del suo partito, l'Udc, vanno a sostegno del senatore Marsilio, che tuttavia ha disdetto l'accordo di coalizione lo stesso giorno di presentazione delle liste. Appare sempre più chiaro che non vinceranno né Lega né 5 Stelle ma la nostra coalizione civica e popolare."