Anna Rita Carugno candidata sindaco: “Ora rispetto per tutti gli animali”
Vasto “Siamo contro la caccia, ci sono altri modi per risolvere il problema dei cinghiali”
VASTO. “Dedico questa avventura a Simba, il gattino paraplegico che mi è stato affidato dopo essere stato probabilmente investito da una macchina e che purtroppo è morto quest’anno”.
Così Anna Rita Carugno racconta alla nostra redazione, spiegando le ragioni che l’hanno indotta a partecipare alle prossime elezioni comunali del 2021 Vasto.
La candidata sindaco concorre per il movimento “Ora rispetto per tutti gli animali”, facendosi portavoce di quanti desiderano centrare le azioni sul rispetto degli animali e sul potenziamento della convivenza tra loro e la comunità.
“Ad agosto in concomitanza con le elezioni regionali della Liguria e buoni i risultati ottenuti, ho contattato il presidente Giancarlo De Salvo. Abbiamo così aperto la sezione virtuale della provincia di Chieti e vogliamo fare di tutto per diffondere la cultura degli animali e dell’ambiente, quest’ultimo venuto più che mai alla ribalta a causa della pandemia”, sottolinea Carugno.
E sul fronte della tanta dibattuta criticità legata alla presenza di animali selvatici, ecco cosa risponde: “Noi siamo sempre a favore delle esigenze dei cittadini e delle persone con disabilità, ma ci sono altre vie per risolvere questi problemi, dalla sterilizzazione delle femmine alla deportazione degli animali. Di sicuro siamo contro la caccia e la vivisezione”.
E non solo, altri i punti che si intendono affrontare, dalla questione del canile e del gattile, ai rifugi per gli animali selvatici, creando una struttura veterinaria ad hoc per la fauna selvatica qui in città. “Inoltre, ci vorrebbero più zone dove poter gestire gli animali, come cucce nello sgambettamento per i cosiddetti cani della rotonda. Si potrebbero trovare delle soluzioni semplici per il benessere dei cittadini e degli animali, per esempio creando dei comitati civici, dotandoli di possibilità economiche per la gestione di aree verdi. Nonni e bambini se ne potrebbero occupare, agevolando quel passaggio di competenze e rafforzando i legami tra le persone”.