Come ci cambia il freddo e come si adatta il nostro organismo?

I CONSIGLI mar 12 dicembre 2023

Vasto Le temperature si abbassano e il nostro corpo reagisce, ma non sempre ci fa stare meglio

Pubbliredazionale di Gloria Giovannelli
4min
Come ci cambia il freddo e come si adatta il nostro organismo? ©Vastoweb
Come ci cambia il freddo e come si adatta il nostro organismo? ©Vastoweb

VASTO. Il corpo umano ha bisogno di una temperatura interna di circa 36°/37° centigradi per funzionare bene, ed è sufficiente che la temperatura ambientale si abbassi al di sotto dei 18° per procurargli diversi disagi quali: emicranie e malattie da raffreddamento, ma anche lesioni più importanti come infarti e ictus.

Cosa ci succede effettivamente?

Attraverso un dispendio energetico (che è specifico per ognuno), il nostro fisico lavora per mantenere la propria temperatura interna a circa 37°, perché è a questa temperatura che svolge tutte le sue funzioni vitali e rimane in equilibrio. 

Quando l’ambiente si raffredda la prima strategia che mette in atto e quella di ridurre le dispersioni di calore, e lo fa attraverso una vasocostrizione periferica: riduce il calibro dei vasi sanguigni e il sangue, incontrando una maggiore resistenza, circola meno nelle estremità del corpo.

Questo, oltre a preservare il calore, determina sia il raffreddamento di mani e piedi, sia l’aumento della pressione arteriosa. 

Il freddo, inoltre, fa si che il sangue diventi più denso riducendo la sua capacità di portare ossigeno a organi e tessuti.

Questi effetti procurano conseguenze a livello cardiocircolatorio e cognitivo: 

aumentano il rischio di infarto e ictus -ed è infatti proprio in inverno che abbiamo un aumento dei casi- e riducono le capacità di concentrazione a causa della ridotta ossigenazione cerebrale. Aumenta inoltre la possibilità di avere emicranie e sinusiti.

Quindi, come difendersi?

Quando si esce all’aperto tutti sappiamo che bisogna coprirsi in base all’intensità del freddo, con un cappotto o un piumino, non dimenticando: cappello, sciarpa, guanti e calzini caldi. Non sempre però ricordiamo che è necessario indossarli prima che le estremità si siano raffreddate. Se le mani e i piedi sono già freddi, sarà più difficile riportarli alla giusta temperatura, anche se indossiamo guanti e calzature adeguate.

Ma solitamente, quando usciamo, siamo abbastanza preparati. Quindi è dal freddo che sentiamo dentro le nostre case che dobbiamo difenderci di più: spesso infatti si fa fatica a monitorare la temperatura degli ambienti domestici - fatto salvo chi ha un termostato - e molti di noi accendono il riscaldamento solo quando sentono già freddo. 

D’inverno, in casa, la temperatura è più alta che all’aperto, ma allora perché è più temibile avere 17 gradi dentro casa che 10 (o anche meno) all’esterno? La risposta si trova nel tempo che vi trascorriamo. Più stiamo al di sotto dei 18°, maggiore è la possibilità di correre i rischi sopra citati.

L’esperimento di Gallagher:

Interessante è un esperimento il cui scopo è proprio quello di dimostrare l’effetto del freddo sul corpo umano. È stato condotto nel Galles, da James Gallagher, un giornalista scientifico della BBC. Gallagher è rimasto in una stanza nella quale la temperatura è stata abbassata progressivamente fino a 10° centigradi, ma quello che a noi interessa è che già a 18° il suo corpo ha cominciato a mettere in atto strategie per difendere la propria temperatura.

L’esperimento di Gallagher dimostra quanto detto finora, ma si può essere più precisi: 

la temperatura ideale da tenere in casa è 21° centigradi, e dovrebbe oscillare in un intervallo ristretto: tra i 18° e i 22°, monitorando anche il livello di umidità che deve rimanere tra il 40% e il 60%, importante per non seccare e irritare le mucose respiratorie.

Apparato respiratorio e sistema immunitario:

Non è tutto, quando la temperatura scende ci sono conseguenze anche sulle difese immunitarie e sull’apparato respiratorio: il freddo indebolisce tutti i meccanismi di difesa del nostro organismo rendendolo più vulnerabile alle malattie da raffreddamento. Non sappiamo se Gallagher durante il suo esperimento si sia ammalato, ma sappiamo per certo che respirare aria fredda può irritare le mucose, aumentare la produzione di muco e favorire l’attecchimento di infezioni, sia virali, sia batteriche.

Proteggersi dal freddo coprendosi adeguatamente e monitorando la temperatura negli ambienti in cui si soggiorna, è il primo passo per affrontare l’inverno, ma è bene tenere presente che le nostre difese naturali si formano, e mantengono, seguendo una dieta varia ed equilibrata, con alimenti sani come frutta e verdura, legumi, cereali, pesce e carni bianche, ricordandosi sempre di bere due litri di acqua al giorno.

Un aiuto in più dalla natura:

Quando necessario si può integrare con rimedi naturali capaci di aumentare la resistenza al freddo e stimolare il sistema immunitario. Vediamone qualcuno.

Il polline, derivato dalla lavorazione del miele, è un vero e proprio sostituto naturale dei classici multivitaminici, e andando a indagarne la composizione la si scopre anche ricca in proteine e minerali.

La vitamina C, che sostiene il sistema immunitario innato (quello presente in noi fin dalla nascita), è molto più utile se assunta nelle sue forme a rilascio prolungato, o dalle sue fonti naturali come la rosa canina. 

L’ echinacea, che sostiene tutte le componenti della nostra immunità, è utile in modo particolare in tutte le infezioni virali, come dimostrato anche dall’uso tradizionale.

Il fieno greco, capace di ridonare forza, un è ottimo supporto anche durante le convalescenze. 

E ancora importanti da ricordare sono: la vitamina D, lo zinco, la quercetina e la lattoferrina

Questi, e altri elementi in combinazione, sono un valido aiuto per aumentare la resistenza del nostro organismo, ma va riportata una nota necessaria: gli stimolanti che agiscono direttamente sulle cellule immunitarie non vanno assunti se si soffre di una malattia autoimmunitaria, è pertanto importante comunicarlo al medico o al farmacista quando si chiede loro una consulenza, così come è necessario comunicare eventuali allergie.

Per saperne di più puoi rivolgerti alla Farmacia Giovannelli e chiedere una consulenza: il personale disponibile e preparato ti saprà aiutare per affrontare al meglio e in sicurezza il periodo invernale.

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