Applausi per il Quartetto Sax con Percussioni del Liceo Mattioli
Altri Comuni Sono tornati i "Pomeriggi del Liceo Musicale" con “Adolphe Sax: un viaggio che dura 180 anni… ed oltre”:
VASTO. “ Adolphe Sax: un viaggio che dura 180 anni… ed oltre” : è stato questo il titolo del secondo appuntamento musicale della rassegna concertistica dal nome “ I pomeriggi del Liceo Musicale” , organizzata e curata dal Liceo “ Raffaele Mattioli” insieme alla Pro Loco della città di Vasto .
Questa volta a deliziare la nutrita platea, riunitasi nella giornata di ieri presso la Chiesa di San Marco Evangelista, è stato uno splendido Quartetto Sax , come ha evidenziato il presidente dell’associazione vastese Mercurio Saraceni , composto dai docenti , nonché curatori di questa iniziativa, Lorenzo Martelli al sax contralto e Marco Bomba al sax soprano , a cui si sono aggiunti studenti del liceo musicale vastese come Gerardo Cipolla al sax baritono .
Non poteva mancare, per completare il quartetto, il sax tenore , suonato da Giulio Fornaro , e poi l’accompagnamento della batteria da parte dell’alunno della classe di percussioni Giovanni Andrea Salerni, entrambi quest’ultimi, studenti anche del Conservatorio di Musica "Luisa D’Annunzio" di Pescara.
Il concerto di ieri sera si è susseguito ad un precedente evento, organizzato poco tempo fa dal liceo e dall’associazione in questione, che aveva visto come protagonisti il flauto e la chitarra.
Questo appuntamento invece ha descritto un percorso attraverso il repertorio tipico del sassofono, partendo dall’ottocento, periodo del suo ideatore, Adolphe Sax, fino a giungere alla musica contemporanea sfiorando per poco XXI secolo, percorrendo così un tragitto musicale di quasi due secoli dall’invenzione di questo particolare strumento.
Infatti il sassofono , denominato comunemente sax, porta questo nome per il noto compositore ed inventore belga, Antoine-Joseph Sax , detto Adolphe, che lo ha ideato nella metà del 1800 con una concezione “ ibrida“. Questo perché è uno strumento in cui si ha un sistema di chiavi ispirato al clarinetto, all'oboe ed al flauto, presenta un canneggio conico in metallo e l'imboccatura ad ancia semplice tipico del clarinetto. Sono tutti elementi questi che gli permettono di adattarsi a molti generi musicali e che gli conferiscono un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni, nonostante appartenga alla famiglia dei legni, per via della sua ancia lignea.
Diversi sono stati i brani scelti in cui si sono esibiti i concertisti, sia per la tipologia tecnica sia per l’appartenenza storica.
Infatti hanno deciso di partire proponendo musiche classiche con “ Arrivèe de la Reine de Sabat ” di Georg Friedrich Händel, arrangiato da Jean Yves Fourmeau. Il brano rivisitato scelto, “ L'arrivo della Regina di Saba”, è senza dubbio uno dei pezzi più noti del “caro Sassone” ed è la terza parte dell’ oratorio “ Salomon “ composto nel 1748 e considerato uno dei suoi ultimi capolavori.
Poi si è entrati nel XIX secolo con “ Rossini x 4 ” arrangiato da Gaetano Di Bacco . Qui i musicisti si sono esibiti con le musiche più famose di Giacomo Rossini , considerato il “ Mozart italiano” ed uno dei più grandi compositori di sempre.
In seguito si è giunti ad una rassegna concertistica tutta del novecento, periodo a cui si è soliti associare solitamente questo strumento.
Prima “ Cuarteto Latinoamericano ” di Aldemaro Romero, noto compositore di un vasta gamma di musica, ideatore di una nuova forma di tipo venezuelana, conosciuta come "Onda Nueva" e fondatore dell'Orchestra Filarmonica di Caracas.
Se fino a quel momento ad esibirsi sono stati solo i sassofonisti, con “Fuga y Misterio ” di Astor Piazzolla, arrangiato da Johan van der Linden, si inserisce anche la batteria a cui viene destinato anche un assolo iniziale . Il componimento in questione è una fuga in cui, il noto compositore argentino di Libertango e Oblivion, è riuscito a combinare tecniche contrappuntistiche classiche con la Milonga ed il Jazz di metà novecento.
Un altro brano è stato “ Suite Hellenique ” di Pedro Iturralde. Si tratta di una Suite articolata in cinque movimenti e considerata una delle più importanti composizioni realizzate per quartetto di saxofoni dal noto sassofonista e sperimentatore spagnolo dell'unione tra Jazz e Flamenco, Iturralde.
Poi ancora hanno riprodotto una tra le migliori canzoni di tutti i tempi, “ Boheman Rapsody ” dei Queen arrangiata dal Philippe Marillia .
A chiudere il concerto è stato “ Spain ” di Chick Corea, con l’arrangiamento di Philippe Marillia. Sempre in questo caso per un quartetto di sassofoni , il brano, realizzato da uno dei pianisti jazz più importanti, è stato composto nel 1971 e registrato in diverse versioni, tra cui una degna di nota risulta essere quella di Stevie Wonder nel 2008 in concerto a Londra.
Le parole finali sono spettate prima al presidente della Pro Loco, che ha ribadito la volontà di proporre “ un evento di questo tipo almeno una volta al mese, il prossimo sarà probabilmente dopo le vacanze pasquali ” e poi alla dirigente scolastica del Polo Liceale ''Raffaele Mattioli'' , Maria Grazia Angelini , che, dopo i consueti ringraziamenti, ha dichiarato: “ Ci avete donato pagine musicali di un libro che abbiamo iniziato a leggere insieme. Io sono sicura che siamo solo all’inizio di un bellissimo percorso, che adesso con grande fiducia e speranza riparte “.
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